ESCLUSIVA In attesa della Maggiolata curiosiamo tra i cantieri. Ecco il Rione di Porta San Giusto

Il titolo del carro è "Il cuoco pasticcione" tratto da un brano che ha vinto la 43esima edizione dello Zecchino d'Oro

Osvaldo Tavarnesi
17/05/2013
Valdichiana
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Terza tappa del giornale arezzooggi.net nel mondo dei cantieri pieno di magia,fatica e sogni. Questa volta sarà il rione di Porta San Giusto ha "mostrarsi"in tutte le sue sfumature ai nostri occhi indiscreti. Subito ci viene incontro la presidente Chiara Nocciolini che, come dicono alcuni suoi contradaioli ridendo, ha solo la sfortuna che il suo compagno è il presidente del rione di Porta Murata. Dall'amore di questi due giovani è nata una meravigliosa bambina, ma per non alterare gli animi non abbiamo voluto domandare a quale Contrada fosse stata iscritta. "Siamo in dirittura di arrivo per il traguardo della Maggiolata e, come sempre, abbiamo ancora tanto da fare e sicuramente questi giorni ci terranno occupati anche la notte". Esclama Chiara. Ma quale è il titolo del soggetto? diciamo a gran voce per cercare di superare il rumore incredibile dei vari macchinari in lavorazione. Ancora una volta ci rispondono con il solito buonumore il " Trio Vincente" di questa Contrada, ovvero gli ideatori del soggetto ed i responsabili dell'esecuzione: Luca Tedeschi, Stefano Cresti e Katia Petruzza, questi ultimi due sono giovani laureati, uniti nella vita e per la passione del proprio cantiere e della Contrada. "Il Cuoco Pasticcione", tratto da un brano musicale, ci spiega Stefano Cresti, con testo scritto da Mario Manasse, musicato da Marco Mojana, interpretato da Federica Colucci(8 anni di Locorotondo) vincitore nel 2000 della 43^ edizione dello "Zecchino D'Oro".  La canzone vinse anche lo Zecchino D'Argento e fu in seguito oggetto di numerose "cover". " Abbiamo, prosegue Katia, interpretato la canzone rappresentando uno dei suoi tanti pasticci.........UNA TORTA GIGANTE, appositamente non perfettamente dritta, piena di colori e decorazioni, con una cucina e un cuoco "buffo" circondato da pentole e fumo". "La scaletta, interviene Stefano, le ciliege, i camerieri, la "toque blanche", il mattarello.......tutto circonda questo mondo fantastico e fantasioso, lo avvolge con la poesia dei bambini e con il ritmo incalzante di una canzone che fa venire voglia a tutti di cucinare!!". Ma quanti fiori saranno necessari? "13.000 garofani, più i fiori più costosi e ricercati che abbelliranno il nostro pianale che da sempre si è contraddistinto per la sua speciale "presentazione". Ci dice Luca Tedeschi che prosegue:" La quantità enorme di ferro che abbiamo inserito nella struttura, più di 8 quintali, la dice tutta, sulla grande mole di lavoro che i nostri cantieristi hanno dovuto affrontare". Gli altri cantieristi reclamano i nostri gentili interlocutori e crediamo che sia il momento di toglierci di torno, perché  la notte è ancora lunga ma il lavoro è ancora tanto fare. "Non c'è due senza tre"!, qualcuno ci grida mentre usciamo. Non è difficile immaginare il perché del richiamo a questo proverbio antico e molto in uso, dato che questa popolosa e grande Contrada nelle due ultime Maggiolate(2011/12) ha sempre vinto il prestigioso premio del GRIFO D'ORO per il miglior carro e un contradaiolo ha voluto citare il proverbio come un grido scaramantico e profetico.
 

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