Vasari festival, rapporto tra arte e matematica analizzato dal professor Conti

Bella serata da Brunelleschi a Santi di Tito passando per Piero della Francesca

Bp
20/05/2013
Attualità
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Una scuola che si apre al mondo dell'arte, della recitazione e dell'incontro con gli altri. Nell'ambito del "Vasari festival" che fino all'undici giugno porterà una serie di iniziative all'omonima scuola di via Emilia ad Arezzo, è intervenuto oggi il professor Giuseppe Conti, matematico fiorentino, tifosissimo viola, simpatico e straordinariamente affascinato dall'applicazione della matemarica all'arte, alla musica, all'architettura. Attraverso la matematica è riuscito a scoprire come è stata costruita la cupola del Brunelleschi che, oltre che un architetto fu anche un matematico. E ancora. Conti ha intrattenuto un pubblico interessatissimo, spaziando dalla costruzione delle cupole di Firenze ( Santa Maria del Fiore) e Roma ( San Pietro), parlando di Brunelleschi, Donatello, Michelangelo. Leggendo nei fiori, nella musica, nel mondo che ci circonda tracce di una matematica che diventa vita, ispiratrice e musa. Insomma, una matematica più umana. E anche per chi non si interessa d'arte o di numeri ma magari ha visto al cinema film dedicati al tema, il fascino della sequenza di Fibonacci, dei calcoli prospettici di Piero della Francesca e dei trattati di Luca Pacioli, hanno sicuramente un senso. Conti, professore alle facoltà di architettura e ingegneria a Firenze, ha regalato un bel pomeriggio di cultura a portata di tutti, stregando letteralmente la platea e citando anche aretini dimenticati come Santi di Tito per esempio. Complimenti a lui ma anche a chi ha organizzato l'incontro. 

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