Denunciati dalla Forestale i titolari della discarica Podere Rota. LA REPLICA "Gestione è conforme all'autorizzazione"

Contestato la mancata copertura giornaliera dei rifiuti

24/05/2013
Cronaca
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Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Arezzo ha effettuato un controllo a Terranuova Bracciolini, località “Podere Rota”, presso la discarica per rifiuti non pericolosi gestita dalla Soc. Centro Servizi Ambiente Impianti SPA.
Nel corso del sopraluogo, eseguito in collaborazione con l’ARPAT-Valdarno, è emerso che gli operatori della discarica non avevano provveduto  in modo completo ed adeguato al ricoprimento giornaliero dei rifiuti con terra e inerti, come previsto dall’ Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Provincia di Arezzo.
Al momento del sopraluogo i rifiuti in parte emergevano dal terreno di ricopertura, distribuito in maniera insufficiente, in parte i rifiuti si presentavano del tutto scoperti, per altezze variabili.
Risultava in particolare scoperta la base delle scarpate dei rifiuti, dove si notavano anche ristagni di percolato, con fenomeni evidenti di fermentazione in atto ed emissioni di forti odori nauseabondi.
Da informazioni assunte nei dintorni, gli agenti della Forestale hanno appreso che il fenomeno dei cattivi odori provenienti dalla discarica è in atto da molti anni ed è in continuo peggioramento.
Pertanto è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo per i due responsabili dell’impianto.
Ai due indagati si contesta il mancato rispetto delle prescrizioni dell’ Autorizzazione Integrata Ambientale e l’emissione di odori molesti.

LA REPLICA

L'amministratore delegato di Csai, Luana Frassinetti replica all'operazione del Corpo forestale dello Stato:" La nostra gestione è conforme all'autorizzazione, lo dimostreremo nelle sedi opportune. Comprendiamo che l’apertura di un procedimento penale sia un atto dovuto da parte del Corpo Forestale delle Stato a seguito delle indagini effettuate, ma ribadiamo che la gestione dell’impianto, a nostro avviso, è sempre stata conforme alla normativa vigente in materia e alle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia. A tale scopo dimostreremo le nostre ragioni e ci difenderemo dalle accuse nelle sedi opportune. Ci auguriamo quindi che su questa vicenda tutti si adoperino a evitare facili polemiche e ci rimettiamo alle decisioni della magistratura verso la quale nutriamo la massima fiducia”.

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