Edilizia Scolastica: la Filca Cisl lancia l’allarme sicurezza

Hanno bisogno di manutenzione e di essere adeguati sia dal punto di vista sismico che energetico

24/05/2013
Attualità
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Tra poco meno di un mese, avrà termine l’anno scolastico 2012 – 2013. Un anno passato tra mille difficoltà, non solo legate alle riforme del sistema scolastico, ma soprattutto alle emergenze, da molti Presidi evidenziate, legate ad Istituti ormai obsoleti, bisognosi di manutenzioni, dove le aule risultano insufficienti rispetto al numero delle iscrizioni pervenute.
Molti sono i problemi da affrontare per mettere in sicurezza decine di Istituti, di competenza della Provincia e degli Enti Locali, sia dal punto di vista sismico, che energetico.
Ci preme ricordarne soltanto alcuni, arrivati alla nostra attenzione anche da parte delle consulte degli studenti come: il Liceo Artistico di Arezzo con circa 35 alunni per aula, con una carenza, rispetto al numero delle iscrizioni per l’anno 2013/2014, di ben 12 aule. L’Istituto Tecnico Industriale ITIS  “Galileo Galilei” con la parte adiacente la rotonda di via Pier della Francesca, dismessa e visibilmente decadente. Il Liceo Scientifico di Sansepolcro ed il Liceo di Montevarchi, con gli stessi problemi del Liceo Artistico di Arezzo. Il Liceo di Castiglion Fiorentino, tramite segnalazioni arrivate anche da famiglie e genitori degli studenti. Non ultimo il Liceo Psico-pedagogico “Colonna” di Arezzo, bisognoso di una nuova palestra e con le strettissime scale interne, adiacenti l’entrata, che andrebbero urgentemente rifatte all’esterno.
Le necessità di mettere in sicurezza molti edifici scolastici soprattutto in riferimento ai possibili eventi sismici – inevitabile il ricordo a quanto successo alla scuola di San Giuliano in Puglia - sono dovute principalmente al fatto che nel nostro territorio molti di questi immobili sono stati costruiti nel lontano passato per altri usi e poi, successivamente, adibiti ad istituti scolastici evidenziando negli anni, carenze in termini di sicurezza delle strutture edilizie, come per i consumi energetici.
“Avevamo posto l’attenzione, afferma Gilberto Pittarello Responsabile Territoriale della Filca Cisl di Arezzo, sul bisogno impellente di mettere in sicurezza molti di questi edifici, nel recente convegno sull’Edilizia Scolastica svoltosi qualche settimana fa presso la Sala dei Grandi della Provincia”. L’Amministrazione, in quel contesto, ha riconosciuto ed evidenziato le problematiche esistenti, facendo presente le difficoltà oggettive di reperire risorse, causa il patto di stabilità. “Le risorse stanziate ora dal Governo per 4,5 milioni di euro, ribadisce Pittarello, sono sicuramente importanti e potranno andare nella giusta direzione auspicata anche dalla stessa Provincia, ma risolvono in parte il fabbisogno per la messa in sicurezza di molti vecchi edifici”.
Le stesse Associazioni Datoriali in un recente intervento hanno ribadito l’importanza ad esempio della riqualificazione in termini energetici degli stessi immobili. Il tema comune è divenuto il come e il dove reperire altre risorse “Ci siamo guardati intorno, aggiunge Pittarello, ed abbiamo riscontrato, come in altre realtà, siano stati reperiti fondi importanti, messi a disposizione da privati”. E’ il caso della Provincia di Lucca dove, tramite un bando della Fondazione Cassa di Risparmio, la stessa Fondazione ha messo a disposizione per i prossimi tre anni, somme ben più consistenti per la ristrutturazione e messa in sicurezza di quasi tutti gli edifici scolastici facenti capo alla Provincia. Altra possibilità, l’acquisizione di fondi europei da poter reperire, a seguito di progettualità espresse.
“Pensiamo sia un modello da imitare, conclude Pittarello, interessando principalmente le Fondazioni presenti ad Arezzo e gli Istituti Bancari dislocati nel nostro territorio. Non si tratta quindi solo di far ripartire l’Edilizia ormai allo stremo, ma di investire sulla cultura e sul futuro di molti nostri giovani. Chiediamo l’immediata apertura di un tavolo permanente con tutti i soggetti coinvolti: Presidi, Amministrazione pubblica e categorie del settore, che interessi la Provincia ma anche il Comune di Arezzo, per un monitoraggio non solo degli immobili più a rischio e dei bisogni più urgenti, ma per riuscire a far convergere gli stessi sforzi su di un comune obiettivo: quello di garantire la funzionalità, ma soprattutto la sicurezza degli edifici scolastici, dentro i quali tutti i giorni transitano e vivono centinaia di studenti aretini.

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