Non è raro vedere il Sindaco Maurizio Seri prendere posizione in maniera netta contro decisioni dei nostri Governanti contrarie ai bisogni effettivi dei Comuni, non per niente il Sindaco lucignanese è uno degli esponenti più decisi nel protestare della Consulta Toscana dei piccoli Comuni, di cui è parte attiva. In molti casi non si è certo fatto scrupolo di consegnare ai Media le sue proteste, il suo pensiero, ma questa volta i continui "salassi" rischiano di dare il colpo di grazia alle già misere casse comunali, mettendo a rischio gli stessi servizi essenziali. "Sempre più spesso - attacca così, decisamente infervorato, Seri - mi capita di fermarmi a pensare ai motivi che da anni spingono i nostri Governanti Centrali ad emettere provvedimenti contro i Comuni. Non comprendo questa sorta di attacco che viene portata avanti contro l’Istituzione che da sempre è più vicina ai cittadini, che ne comprende le aspettative e ne soddisfa, in buona parte, i bisogni". Sembra proprio che i Comuni siano diventati il "pozzo di San Patrizio" da dove attingere a piene mani".
"Ai comuni - prosegue annuendo il Sindaco lucignanese - è stato imposto un Patto di Stabilità che ne comprime fortemente la spesa anche e soprattutto in quei settori dove, invece, si dovrebbero promuovere investimenti, penso all’edilizia scolastica e alla salvaguardia del territorio; sono contemporaneamente venute meno gran parte delle risorse provenienti dai trasferimenti statali e su quelle locali, leggasi IMU, il Governo sembra divertirsi a giocare una partita politica alla faccia dei Comuni che, in molti casi, non sanno dove trovare le risorse per continuare a dare i servizi alla cittadinanza". Seri ora tanto per non farci mancare niente abbiamo anche la TARES.
"Altro tema ancora non risolto è quello della TARES ( ex tassa sui rifiuti); attualmente risulta sospesa ma i Comuni sono obbligati, comunque, a redigere un regolamento da approvare contestualmente al Bilancio di Previsione che comporterà, se la sospensione dovesse trasformarsi in operatività, aumenti considerevoli ed obbligati della tassa rispetto al costo attuale, anche per quei comuni come Lucignano che hanno già deciso di non applicare nessun aumento, e questo, soprattutto, per alcune categorie economiche.
Tanti ancora sarebbero i motivi di critica verso queste politiche centralistiche che di fatto, a mio modesto avviso, rappresentano uno dei fattori di allontanamento dei cittadini verso la Politica. Risulta davvero incomprensibile la miopia con la quale vengono portate avanti certi scelte.
L’auspicio è che gli enti locali, supportati dall’Anci, insieme alle categorie economiche e sociali facciano fronte comune e mettano in piedi da subito iniziative concrete e dimostrative molto importanti".