Emergenza casa, boom sfratti. Più Toscana: “Quasi 72.000 euro di fondi regionali non sono mai stati spesi”

La denuncia del consigliere regionale Gian Luca Lazzeri e di Massimo Peracchio

10/06/2013
Attualità
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«La Regione metta un freno efficace all’emergenza sfratti di Arezzo». È la proposta del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità e Politiche Sociali”, Gian Luca Lazzeri e di Massimo Peracchio, portavoce di Più Arezzo che puntano l’attenzione sull’emergenza casa nell’aretino.

«Il punto sull’emergenza casa nell’aretino – spiegano – fotografa una situazione non più critica di molte altre città toscane. Il dato allarmante però è che la quasi totalità degli sfratti, in città e provincia avvengono unicamente per morosità. Quello che preoccupa poi è il trend negativo delle esecuzioni balzate dai circa 100 del 2006 agli oltre 200 del 2012 facendo piazzare Arezzo e il suo territorio al quinto posto fra le provincie toscane per sfratti eseguiti. Ma seppur in tempi di crisi, le risorse regionali per arginare l’emergenza ci sarebbero.

Parliamo dei 396.500 euro messi a disposizione dalla Regione Toscana per la prevenzione degli sfratti per morosità incolpevole dei quali nel 2012 il soggetto gestore ha speso il 79% degli aiuti (come si evince dalla delibera 250 del 15 aprile 2013). In pratica sono avanzati quasi 72.000 euro con i quali si sarebbero potuto aiutare almeno altre 20 famiglie. Su 102 soggetti richiedenti infatti ad avere accesso alle risorse sono stati in 71. La ragione dello sbarramento all’accesso ai fondi probabilmente risiede nei “serrati” criteri di selezione delle domande contenute nei bandi emessi delle singole amministrazioni.

La Regione quindi deve intervenire immediatamente per ripristinare i restanti i 72.000 euro destinandoli a situazioni d’emergenza. Anche perché l’aretino è uno dei primi territori toscani dove l’emergenza sta avanzando rapidamente e il primo dove alla base della morosità incolpevole c’è il mancato rinnovo di contratti a termine (60% delle motivazioni fra i soggetti richiedenti).

L’intervento della Regione e la gestione dei Comuni in molti casi è stata tempestiva e ammirevole ma ciò non toglie che si sarebbe potuto fare meglio ridestinando le risorse avanzate per arginare casi di emergenza. Anche perché spesso a spendere meno sono stati proprio i territori maggiormente afflitti dall’emergenza sfratti come Firenze con una richiesta di sfratto ogni 101 famiglie, Prato con 1 richiesta ogni 11 e Livorno con 1 sfratto ogni 202 famiglie nel 2012»

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