Custode di una villa accusato di aver sottratto arredi ed opere. Stamani la testimonianza dei proprietari della dimora e forze dell'ordine

Il processo si svolge in Tribunale ad Arezzo. L'imputato è assistito dall'avvocato Gori

12/06/2013
Cronaca
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E proseguito stamani, in tribunale ad Arezzo, davanti al Giudice Bilancetti il processo contro il cittadino polacco che dal 2004 al 2009 lavorava come custode di una villa nei pressi di Arezzo, accusato di aver sottratto, nel corso di alcuni mesi, numerosi oggetti di arredo e opere d'arte che l'ignara proprietaria della villa custodiva al suo interno.
La scoperta era avvenuta nel corso di una visita alla casa da parte della proprietaria, che negli ultimi tempi non si recava troppo spesso nella dimora.
Gran parte dei beni sono stati recuperati presso alcuni antiquari di Arezzo e del centro Italia da parte della squadra mobile della Questura aretina e del nucleo di Tutela del patrimonio artistico di Firenze dell'Arma dei Carabinieri.
Tutti i rivenditori avevano confermato di avere acquistato da un soggetto che, secondo il racconto fornito agli investigatori, si sarebbe messo d'accordo proprio con il custode della villa, detentore delle chiavi dell'immobile.
Questa mattina sono stati sentiti la proprietaria della casa, costituitasi parte civile, e gli agenti della Polizia e dei Carabinieri che hanno svolto le indagini. L'uomo è assistito dall'avvocato aretino Iacopo Gori.
La refurtiva pare ammontasse ad oltre 250 mila euro di valore.

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