Venticinque milioni di Iva evasa. Bilancio di metà anno per la Finanza aretina

In aumento i "furbetti" della ricevuta e dello scontrino. Altri sequestri nell'operazione Fort Knox

26/06/2013
Attualità
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La Guardia di Finanza celebra il 239esimo dalla fondazione e tira le somme sui primi cinque mesi del 2013 di attività nel territorio aretino. Questi i primi numeri significativi. Dal primo gennaio ad oggi sono stati scoperti redditi imponibili per circa 115 milioni di euro e di oltre 25 milioni di euro in materia di I.V.A. dovuta e non versata. In questo ambito si colloca l’attività di contrasto all’evasione fiscale internazionale, rivolta all’individuazione, tra gli altri, di alcuni casi evasivi particolarmente insidiosi, quali quello dell’esterovestizione e dell’utilizzo di pratiche di “transfer pricing”, che hanno permesso di ricondurre alla tassazione nazionale circa 6,5 milioni di euro in materia di II.DD.. L’azione contro i patrimoni illecitamente accumulati ed a garanzia della pretesa erariale trova riscontro nei sequestri già eseguiti, per oltre 2 milioni di euro, oltreché nell’elevato numero di adesioni spontanee dei contribuenti ai rilievi mossi dai Reparti del Corpo, per circa 1,5 milioni di euro. Le indagini sui casi di evasione più gravi condotte nel 2013 sono sfociate nella denuncia all’Autorità Giudiziaria di 44 persone per reati fiscali. I principali fatti accertati riguardano ipotesi di dichiarazione fraudolenta, omessa dichiarazione ed occultamento documentazione, nonché di emissione di fatture od altri documenti per operazioni inesistenti (previste dal D.Lgs. 74/2000).

Risultati che consolidano i livelli di rendimento altissimi conseguiti negli ultimi anni, frutto di una sempre più efficace selezione dei contribuenti da ispezionare, operata sulla base dell’attività di intelligence e di analisi di rischio, dell’approccio trasversale ai fenomeni evasivi, che sappia cioè cogliere tutti gli illeciti economico-finanziari connessi all’evasione,  e di una particolare attenzione alla qualità degli interventi.

 

Sul fronte invece dell’economia sommersa sono stati scoperti 31 tra evasori totali e paratotali, prevalentemente operanti nei settori dell’edilizia, intermediazione immobiliare, tessile-abbigliamento e commercio di articoli di gioielleria.Relativamente al sommerso da lavoro, i dipendenti Reparti hanno individuato 53 lavoratori “in nero” e/o irregolari, (principalmente nel settore della ristorazione-bar-intrattenimento, manifatturiero, abbigliamento ed agricoltura), anche in collaborazione con la Direzione Territoriale del Lavoro aretina. Ben 22 i datori di lavoro denunciati. Quattordici le attività sospese, per aver impiegato personale al nero in misura superiore al 20% di quello regolarmente assunto.

L’evasione diffusa, commessa da chi non rilascia ricevute e scontrini fiscali, è in crescita: sono oltre 1.200 i controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle aretine e in ben 346 casi sono state riscontrate violazioni, con un tasso di irregolarità pari al 28%. A seguito di 4 violazioni consecutive riscontrate dai Reparti del Corpo, sono state proposte 11 sospensioni della licenza o delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività. In 10 casi è stato notificato il provvedimento di chiusura per una media di 3 giorni.

 

Parallelamente all’impegno nella lotta all’evasione fiscale, la Guardia di Finanza aretina ha ulteriormente intensificato l’azione a tutela delle uscite dal bilancio dello Stato, con lo scopo di individuare e prevenire sprechi e malversazioni ai danni del bilancio pubblico. Proprio al fine di garantire a tutti i cittadini adeguati livelli di assistenza, sono stati eseguiti numerosi controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, per verificare eventuali indebite percezioni di contributi pubblici per prestazioni scolastiche ed universitarie o per il sostegno nel pagamento dei canoni di locazione. In due episodi, i responsabili sono stati denunciati alla locale A.G. per falso. Accertati anche 36 casi di soggetti che, pur non avendone alcun diritto, hanno usufruito di prestazioni specialistiche sanitarie, anche costose, in totale esenzione dal ticket.
 

Da ultimo, nell’ambito delle attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economica, si segnalano gli sviluppi della complessa ed articolata indagine di p.g., denominata “FORT KNOX”,  che, come noto, nel mese di novembre 2012 portò all’esecuzione di perquisizioni su tutto il territorio nazionale nei confronti 118 persone per i reati di ricettazione, riciclaggio e commercio abusivo di oro di provenienza illecita, raccolto da una rete di negozi compro-oro, gioiellerie ed  oreficerie disseminate in 12 regioni italiane. Gli accertamenti patrimoniali svolti negli ultimi mesi nei confronti di 28 indagati, tra persone fisiche e società, facenti parte dell'organizzazione, hanno portato a proporre, all’Autorità Giudiziaria aretina, il sequestro di ulteriori beni immobili (n. 275), beni mobili e crediti per un valore complessivo di 14 milioni di euro. Di questi, oltre 9 milioni di euro sono già stati sottoposti a sequestro.

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