Veltroni e Formigli a Sant'Agostino. Il fondatore del Pd: "L'Italia ha bisogno di una sinistra innovatrice" - FOTO

Un fitto pubblico ha assistito la dibattito. Successo per la seconda serata del Passioni Festival

a cura della Redazione
28/06/2013
Attualità
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Un faccia a faccia con protagonisti Walter Veltroni e Corrado Formigli. Ha ruotato intorno a questo incontro la seconda serata del Passioni Festival.  Da un lato il fondatore del Pd e dall'altro il fenomeno Piazzapulita, il tutto condito da una grande passione per il giornalismo.

Walter Veltroni, fondatore appunto del Partito democratico, nonchè ex segretario della formazione di centrosinistra e candidato premier  nel 2008, è anche un apprezzato scrittore.  Ed infatti è tornato ad Arezzo conciliando le sue grandi passioni. Ha parlato di politica da osservatore esterno partendo dal suo nuovo volume “E se noi domani”, edito da Rizzoli (144 pagine, 12 euro) uscito a metà maggio. Pagine dense e dure, di autocritica per il Pd ma che offrono anche uno sguardo rivolto al futuro: ai lavoratori e alle aziende. Un pamphlet molto crudo, in cui i nomi di Bersani e Renzi non compaiono mai (“vezzo tipicamente veltroniano”, ha scritto Stefano Menichini sul Post). Tuttavia gli sfidanti delle primarie sono chiamati in causa, eccome. Presente tantissime volte, invece, il nome di Berlusconi. Citato anche D’Alema.
"Il risultato elettorale mi ha spinto a scrivere questo libro, tutta la vicenda del Quirinale, ma in generale il bisogno di ridare argomenti all'idea di una sinistra riformista ed innovatrice, di cambiamento della quale credo l'Italia abbia bisogno" così Walter Veltroni è intervenuto da Piazza Sant'Agostino. Ed ha proseguito:"La mia e' una proposta che riprende l'idea originale del Pd, quella del lingotto, e che sostiene la scelta di un partito che sappia conquistare la maggioranza degli italiani attorno ad un progetto di radicale cambiamento". E alla domanda dei cronisti se dalla origini a Monte San Savino ed Arezzo si aspettasse che il partito arrivasse a questi risultati ha risposto: "sinceramente no, speravo dopo il 34 per cento che prendemmo nel 2008, in condizioni politiche molto difficili, si potesse, in condizioni politiche molto più facili, andare oltre il 34 per cento".  Ha quindi concluso "il libro è un messaggio di speranza e il rilancio di una idea che può avere in Italia grandissimo spazio e di cui c'è grande bisogno".
E prima di conquistare il palco insieme a Veltroni, Corrado Formigli ha spiegato di sentirsi stimolato dalla politica attuale, che certo non attraversa un bel momento, ma dal punto di vista giornalistico è ricca di stimoli, anzi "interessante, divertente. E' come vivere sulle montagne russe".

 

Walter Veltroni
Classe 1955, Walter Veltroni è una delle figure chiave della cosiddetta Seconda Repubblica. Politico, giornalista e scrittore, ha contribuito a fondare il Partito Democratico, ne è stato il primo segretario nazionale dal 2007 al 2009. Nel 1996 è stato scelto come vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni culturali del primo governo Prodi, ha guidato la segretaria nazionale dei Democratici di Sinistra dall'ottobre 1998all'aprile 2001. E’ stato sindaco di Roma dal 2001 al 2006, è stato rieletto ma ha lasciato per correre per la presidenza del Consiglio. E’ stato candidato premier del centrosinistra nel 2008. Come giornalista ha diretto l’Unità dal 1992 al 1995. Ha scritto numerosi saggi e romanzi. Il pamphlet “E se noi domani” (Rizzoli, 2013) è la sua ultima fatica letteraria.

Corrado Formigli
Maniche di camicia e barba incolta, l’immagine di Corrado Formigli – classe 1968 – è legata a quella più romantica del giornalista: frenetica, impegnata, devota alla notizia. Sul suo blog all’interno del Fatto Quotidiano si racconta così: “Ho cominciato in tv con Tempo Reale, poi Moby Dick, Circus, Raggio Verde e Sciuscià. Dal 2003 al 2008 ho condotto Controcorrente, la nightline di Sky tg24. Mille puntate dopo, col mio gruppo di lavoro, sono tornato in Rai. Ho viaggiato parecchio, dalle guerre in Medio Oriente e nei Balcani all’America post 9/11, alle tendopoli dei nuovi profughi di Wall Street. E adesso la nuova avventura di Piazzapulita, un programma dove sogno di raccogliere nel tempo il meglio della generazione TQ, i trenta-quarantenni. Sono malato di velocità, vado matto per le curve, l’America, il curry e la Fiorentina. Il mio giornalista preferito è Edward R. Murrow, i programmi culto Top Gear e Sixty Minutes, più una passione insana per Masterchef”.

guarda LE IMMAGINI DELLA SERATA in Piazza Sant'Agostino

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