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Un lungo cappotto marrone, abiti scuri, capelli sciolti, viso al naturale. Sul palco a provare fin dal pomeriggio. Così Monica Guerritore, oggi, ha incontrato la stampa. Ed ha parlato a ruota libera dell'opera che stasera porta in scena ad Arezzo, "Dall'Inferno all'infinito", nella splendida cornice di piazza San Domenico. La struttura drammaturgica della composizione, realizzata dalla celebre attrice, si affida all’analisi di un grande psicanalista come James Hillman e alla forza espressiva mentale e fisica dell’artista per far luce sulla discesa agli inferi di Dante. Nessun richiamo, come fa Roberto Benigni alla “storia o al tempo”, ma il racconto erratico di uno smarrimento del Sé e della sua ricerca all’interno del grande mare dell’animo umano. Gli incontri e le passioni che ne scaturiscono vengono rivelate e portate in scena con forme poetiche distanti per epoche e stili: Morante, Pasolini, Hugo, Valduga, Pavese, Leopardi. Come sempre nei suoi spettacoli, anche in questa performance l’artista riserva grande attenzione alle tracce musicali: Gyia Kanchely, Barber, Morricone, Craig, Armstrong , Sakamoto, Amalia Rodrigues.
"Dai primi versi della divina commedia seguiamo quello che potrebbe essere stato l’atteggiamento emotivo di Dante che proprio in quella notte tra il 7 e 8 aprile inizia a scrivere i primi versi dell’opera". Ha spiegato l'attrice. E proprio da qui parte il percorso immaginario della Guerritore attraverso autori del nostro panorama culturale.
Prodotto da Francesco Bellomo con Isola Ritrovata, lo spettacolo è andato in scena nell’ambito della prima edizione della rassegna di cultura estetica ICASTICA. All’attrice e autrice è stato assegnato anche il Premio ICASTICA alla carriera. Purtroppo non è stato possibile documentare con fotgrafie lo spettacolo, ma solo l'incontro del pomeriggio con la stampa, in quanto l'attrice ha voluto solo qualche minuto di ripresa video.