La Fap-Acli aderisce all'osservatorio contro la violenza sulle donne

La Fap toscana e aretina sottoscrive l'appello "Ferite a morte" da presentare a governo e Parlamento

01/08/2013
Attualità
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Da Arezzo e dalla Toscana parte la richiesta di istituire un osservatorio nazionale contro la violenza sulle donne. A sostenere questa iniziativa è l'aretino Paolo Formelli che, in qualità di segretario provinciale e regionale della Fap - Federazione Anziani e Pensionati delle Acli, ha annunciato l'adesione all'appello intitolato "Ferite a morte" che chiede al governo e al Parlamento la formazione di un osservatorio in grado di tutelare le donne. «Non è possibile trascurare le conseguenze della violenza - afferma Formelli. - La donna maltrattata, minacciata, molestata o umiliata fisicamente e psicologicamente rappresenta un dramma per l'intera società. Questo è il motivo perché la segreteria Fap nazionale e regionale proverà a coinvolgere anche gli organi centrali delle Acli per aderire alla campagna istituzionale volta alla formazione di un organo attivo e vigile contro ogni tipo di violenza sulle donne».
La riflessione di Formelli si estende anche all'attuale situazione economica e sociale che grava sui cittadini italiani e aretini. Il quotidiano contatto che la Fap-Acli ha con i giovani, con gli anziani e con le famiglie denuncia infatti una condizione di sempre maggior disperazione e una sempre minor speranza nei confronti del futuro. «Stiamo attraverso una fase drammatica - spiega Formelli, - Per tornare a nutrire qualche ottimistica prospettiva dovremmo aggredire in maniera diretta lo zoccolo duro della disoccupazione giovanile, ma, al contrario, ci troviamo a fare i conti con cinque milioni di cittadini sotto la soglia di povertà e con migliaia di anziani che non riescono nemmeno ad accedere all'assistenza sanitaria. Il governo ha tagliato le spese per il lavoro, per le pensioni e per la sanità pubblica, colpendo una percentuale altissima di persone nelle condizioni di vita, nella salute e, soprattutto, nella dignità. In questa situazione la Fap di Arezzo e della Toscana si sta impegnando come parte attiva per combattere per la dignità del lavoro, per aiutare chi soffre e per salvaguardare sia i giovani che i pensionati».

 

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