La serata di via Veneto, fra strada chiusa, negozi chiusi e nessuno in giro

Le paradossali serate di chiusura al traffico uccidono la strada, invece di vitalizzarla

a cura della Redazione
11/08/2013
Attualità
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Chiunque sia passato per via Vittorio Veneto e dintorni nelle ore serali del fine settimana, deve per forza essersi chiesto cosa stesse succedendo. Una delle strade più trafficate di Arezzo, una delle quattro arterie di ingresso in città, completamente e desolatamente vuota. Le immagini della FOTOGALLERY DI SABATO 10 AGOSTO, sono state scattate con il cellulare fra le 23 e le 23:10. In agosto, di sabato sera a quell'ora, con la strada chiusa al traffico e i (teorici) negozi aperti, sono ben'altre le immagini che si pensa di vedere. Invece, e non è la prima volta, non c'era un solo negozio aperto. Niente di niente, tutto chiuso. Solo i tre o quattro ristoranti del tratto di strada chiuso, quello fra la ex-Standa e la piazza di Saione, hanno tenuto aperto, come ogni sera dell'anno. Di questi, solo uno ha utilizzato le possibilità date dalla strada chiusa, e ha occupato la sede stradale con i tavolini. Il resto della strada era vuoto, buio, spento, morto. E questo non succede mai quando non c'è la chiusura. Già, la chiusura, che dovrebbe rivitalizzare le strade e viene usata (e forse abusata) per tentare di spostare gente da un posto all'altro e dare vita a quartieri sennò dimenticati. In via Vittorio Veneto pare che invece queste serate la uccidano, la strada. E non si lamentino i negozianti, sempre pronti a protestare, se non approfittano di quello che gli viene concesso e organizzato davanti alle vetrine. Pensino d'ora in avanti alla fortuna che avrebbero avuto, in confronto con le zone dove queste iniziative sono solo notizie provenienti da altri quartieri della città. C'è chi farebbe salti mortali per poter avere una volta alla settimana la possibilità di far quel che vuole davanti al proprio punto vendita

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