Petizione in rosa contro la centrale a biomasse a Chitignano, consegnate le oltre 600 firme raccolte

Portate al sindaco ed inoltrate al presidente della Provincia ed al Governatore Rossi

a cura della Redazione
24/08/2013
Casentino
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Consegnate stamani al sindaco di Chitignano, Marcello Biagini, le prime 649 firme contro la costruzione di una centralle a biomasse nel paese casentinese. Le sottoscrizioni sono state inoltrate anche al Presidente della Regione e della Provincia di Arezzo. L'iniziativa si è svolta proprio davanto alla sede del Comune e le firme, raccolte da sei agguerrite signore, stamani circondate dai loro concittadini,  erano accompagnate da una lettera in cui si spiega "abbiamo dato vita a questa petizione popolare anche per dare voce a tutte le persone che abitano e vivono Chitignano sul progetto per la costruzione di una Centrale a biomasse legnose in località Poggiolino, della potenza di 1 Mwe, che produrrà e venderà energia elettrica. Questa iniziativa, che rafforza le altre già attive nel paese, si è resa necessaria anche per la completa assenza di informazione e confronto preventivo da parte delle autorità coinvolte nel processo decisionale, che si e' concluso il 4 giugno con l’approvazione tramite Procedura Abilitativa Semplificata". Quindi precisano"e' una petizione che sta continuando a coinvolgere i residenti e le tante persone che vivono Chitignano, sia affettivamente che come località a vocazione turistica.In tale petizione si esprime, con chiarezza, la non condivisione della messa in esercizio di una centrale che sarà situata a circa 60 metri (in linea d’aria) dalla scuola d’infanzia, a 50 metri dalle più vicine civili abitazioni, a circa 100 metri dall’antica Podesteria (che ospita in diversi periodi dell’anno persone diversamente abili), a circa 250 metri dal Castello degli Ubertini e vicinissima al centro del paese di Chitignano". E in chiusura un appello alle istituzioni "Ricevendo questa petizione, toccherà a voi valutare se tenere conto di questa espressione collettiva, oppure decidere che il coinvolgimento delle persone nei processi democratici non vale la pena di essere intrapreso". 

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