Donne Coraggio, anche a Pratovecchio un punto contro la violenza sulle donne

A disposizione otto psicologi ed altrettanti avvocati

Consuelo Picchi
30/08/2013
Casentino
Condividi su:

Non sentirsi soli è il primo passo nella direzione giusta. Proprio per questo è nata l’associazione Onlus Donne Coraggio. Nessun essere umano dovrebbe sentirsi in balia delle onde. Troppo spesso le vittime di violenza non sono credute e questo le spinge a chiudersi in un ostinato silenzio che in alcuni casi equivale ad una condanna a morte. Dallo scorso 10 aprile chiunque si trovasse a vivere una situazione di violenza può contare sull’aiuto e il supporto morale e legale che l’ Associazione Donne Coraggio è in grado di garantire.

“Purtroppo stalking e violenza sulle donne sono argomenti di grande attualità – dice la Presidente dell Associazione Donne Onlus Donne Coraggio Elisabetta Bini – non passa giorno che i tg non diano notizia di un nuovo femminicidio. Questa agghiacciante realtà che deve far riflettere tutti . Ma è stata la triste storia di un’amica di Adriana Benelli, che mi affianca in quest’avventura, a darci la giusta spinta per far nascere l’ Associazione . Questa donna, infatti, nella sua vita ha subito abusi di ogni genere, ed è stata vittima due volte, in quanto, poiché non è stata creduta e di conseguenza non ha ricevuto nessuna assistenza. Purtroppo casi come questo sono più frequenti di quanto si possa credere. La vittima ha paura di parlare perché teme di essere sola e di non essere creduta. Noi abbiamo deciso di impegnarci affinché la paura si dissolva e il nostro operato va proprio in questa direzione.”

Attualmente, nonostante Donne Coraggio sia operativa solo da qualche mese, può già contare su uno staff di 8 avvocati e 8 psicologi molti dei quali si avvalgono del gratuito patrocinio, su una sede ad Arezzo, una nel Valdarno e una a Pratovecchio sita negli ex locali della polizia municipale e di un numero verde messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Pratovecchio che è stata ben felice di sposare la causa e di offrire il proprio supporto.

La violenza può essere di vario tipo, ma fisica, morale, psicologica che sia è comunque sbagliata e va combatuta. Perché altrimenti annienta e logora la persona che la subisce.

“La cosa più giusta da fare è rigettare immediatamente qualsiasi forma di violenza – dice Elisabetta Bini – prendendo provvedimenti prima che la situazione degeneri e si possa arrivare adirittura al decesso della parte offesa.. I destinatari della violenza, per cui, non devono avere timore, ma al contrario devono fare la cosa giusta rivolgendosi a chi può aiutarli ad uscire dal tunnel.”

Solitamente le vittime di violenza sono donne sole e incomprese. Donne coraggio offre loro un valido supporto, e mediante il numero verde, garantisce una situazione di completo anonimato. Chiunque chieda aiuto, telefonando potrà sfogarsi e ricevere consigli ed assistenza senza essere giudicato e senza essere obbligato a fare niente che non sia più che convinto di fare.

“Il rispetto della privacy in questi casi è fondamentale – dice Elisabetta Bini- e nessuno lo violerà. Ad oggi abbiamo trattato 7/8 casi, 3 dei quali veramente importanti. Ci tengo a dire che il nostro lavoro è supportato da 10 volontari e dalle Forze dell’Ordine che insieme a noi affiancano le vittime durante tutto il percorso di rinascita".

Leggi altre notizie su Arezzo Oggi
Condividi su: