Vasai "Nessuna penalizzazione per gli studenti del Fossombroni"

Il Presidente della Provincia replica al Preside dell'Istituto: “scelta dettata dai tagli alle risorse e dai numeri delle classi, gli allarmi sono ingiustificati”

04/09/2013
Attualità
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“Gli studenti dell'Istituto 'V. Fossombroni' e del PACLE avranno regolarmente a disposizione aule e laboratori e non sono in nessun modo penalizzati e tanto meno discriminati nei confronti di quelli di altri istituti”. Non ha nessun dubbio il Presidente della Provincia Roberto Vasai nel chiarire la situazione che si è creata con l'attribuzione di alcune aule al Liceo “Piero della Francesca” all'interno del Polo scolastico di Arezzo. “Partiamo da un dato: a causa dei tagli del Governo abbiamo dovuto rinunciare a rinnovare la locazione dei locali della ex Caserma Cadorna, che avevano l'oneroso costo di 200.000 euro annui – afferma Vasai. Dico questo perché quando si lanciano allarmi sulla situazione economica nella quale gli Enti locali, e le Province in particolare, si trovano a causa delle reiterate Spending Review decise a Roma non si può pensare che non ci siano conseguenze sul piano pratico. Detto questo, mi voglio limitare a fornire dei numeri: nell'anno scolastico 2012/2013 l'Istituto Fossombroni e il Piero della Francesca hanno avuto a disposizione lo stesso numero di ambienti, 53, tra aule normali, speciali e laboratori, oltre a ulteriori locali utilizzati come segreterie, sale insegnanti e bidellerie, pur avendo il Fossombroni 32 classi per 758 studenti e il Piero della Francesca 38 classi per 883 studenti. Con il nuovo anno scolastico il Fossombroni avrà una classe e 35 studenti in meno, il Piero della Francesca 10 classi e 222 studenti in più, e una ridistribuzione degli spazi, senza penalizzare l'attività didattica, è quindi diventata indispensabile. In questi mesi ci sono stati molti incontri con i Presidi dei due Istituti, sono state analizzate anche altre soluzioni che, come poi spiegherò, non erano però realizzabili nell'immediato. Alla fine – prosegue Vasai - è stata adottata la soluzione di attribuire al Piero della Francesca sette classi e tre laboratori in più, che comunque non è prettamente matematica in proporzione a classi e studenti dei due Istituti e non lo è in senso favorevole al Fossombroni, che infatti non dovrà fare alcuna rotazione delle classi, come invece è costretto a fare il Piero della Francesca. Con opportuni accorpamenti fra le aule speciali sarà garantito a tutti gli studenti l'utilizzo dei laboratori, e in particolare di quello linguistico. Del resto lo stesso Preside del Fossombroni, dopo aver lanciato allarmi sulle disastrose conseguenze delle nostre scelte, nelle sue ultime dichiarazioni è costretto ormai a ripiegare sul fatto che non ci sarà più l'aula Magna, cosa che non mi sembra tale da pregiudicare ruolo, dignità e soprattutto qualità didattiche di un Istituto. Per quanto riguarda l'ipotesi di spostamento dell'ITC “Buonarroti” al polo scolastico e del Piero della Francesco nella sede di piazza della Badia, si tratta di un'ipotesi sempre in campo, ma sulla quale è giusto coinvolgere la città, abituata da sempre alla presenza di Ragioneria in quel luogo, e non procedere frettolosamente. Per questo sarà costituito un gruppo di lavoro che analizzerà tutti gli aspetti dell'operazione e, alla fine di questo percorso, assumeremo una decisione. Sto ricevendo in questi giorni mail di genitori di studenti del Fossombroni, evidentemente allarmati da notizie che, se non false, sono quanto meno ingigantite sugli effetti delle decisioni che abbiamo preso: a loro garantisco la mia piena disponibilità a un incontro nel quale spiegare la realtà dei fatti, partendo ovviamente dalle difficoltà che le Province si trovano a vivere e che vengono troppo spesso considerate lamenti di una classe politica che difende se stessa, dimenticando quanto i tagli abbiano conseguenze sui cittadini”, conclude il Presidente della Provincia.

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