Lavoro, nostra inchiesta: "Perdiamo posti nel settore edile ma è allarme distribuzione" lo afferma il segretario provinciale della Cgil Giorgio Cartocci

Buitoni, Beltrame, Del Tongo e Konz solo la punta dell'iceberg

Bp
18/10/2012
Attualità
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La situazione non è delle migliori. La provincia di Arezzo sembra davvero il Titanic in navigazione tra i ghiacci, quei ghiacci che ogni giorno rischiano di urtare e schiantare un sistema economico che non gira più a mille. Del Tongo, Beltrame, Buitoni, Konz sono solo la punta di quell’iceberg pericoloso quanto inarrestabile. “Siamo davanti a un momento davvero critico – conferma Giorgio Cartocci, segretario provinciale della Cgil – l’ultima vertenza emersa è simbolica. La Konz infatti rappresenta tutto il comparto della distribuzione che, al contrario di quanto si dice, non sta andando bene e da segni di cedimento. Solo la grande distribuzione si salva, pur perdendo qualche colpo”. In crisi nera edile e legno: “qui la Del Tongo, per la quale stiamo lavorando, e la Municchi sono soltanto due delle vertenze emerse in due settori che perdono lavoro ogni giorno, in un autentico stillicidio”. Ma ci sono altri comparti in crisi, uno per tutti quello del fotovoltaico che, fino a qualche tempo fa, grazie agli incentivi, andava bene. “Power one a parte e pure in questo caso ci sono segni di flessione – conferma Cartocci – il settore arranca”. Il comparto orafo grazie all’export va ma questo non produce posti di lavoro e costringe le aziende a spese ingenti, insomma si tratta di un vero e proprio gigante dai piedi d’argilla. “Adesso la nostra preoccupazione è la scadenza degli ammortizzatori sociali che, nel caso della Beltrame, assicura stipendi solo fino al 31 dicembre 2011. La cassa in deroga, utilizzata per far sopravvivere il commercio, non sarà rifinanziata dalla regione al 100 ma al 50 per cento e ciò creerà – ha concluso Cartocci – gravissime difficoltà”.

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