I numeri parlano chiaro. I cittadini di Stia e Pratovecchio, chiamati alle urne per il Refrendum consultivo sulla fusione dei due Comuni, hanno0scelto che questo matrimonio s'ha da fare. Infatti a Stia hanno votato per il sì l'80, 54 degli aventi diritto (989 cittadini), ed il no è stato scelto dal 18,65%, mentre a Pratovecchio i voti a favore sono stati il 76,63% (938 voti), contro il 22,55% (pari a 276 voti) i contrari all'unione.
“Speravo ed auspicavo che ci fosse un risultato chiaro e così è stato – ha esordito il sindaco di Stia, Luca Santini – Infatti, in entrambi i Comuni hanno votato più del 50 per cento degli aventi diritto, ed anche se essendo un Referendum consultivo non era necessario raggiungere il quorum, il dato indica un espressione importante della popolazione. A Stia poi il sì ha ottenuto l’80 per cento delle preferenze, un esito netto che ci deve far stare tranquilli. Questo voto, quindi, ci dice che le due amministrazioni, hanno accolto la richiesta di sensibilità espressa dai cittadini”. E adesso cosa accadrà? “I due Comuni da gennaio saranno commissariati – ha spiegato sempre Santini – quindi verranno indette le elezioni per nominare il nuovo sindaco di Stia Pratovecchio”.
“Sono soddisfatto del risultato – così ha esordito il primo cittadino di Pratovecchio Anselmo Fantoni, che ha aggiunto – L’esito del voto è andato ben oltre le mie aspettative”. E guardando già al domani ha sottolineato “Con la vittoria del sì in questo Referendum si sono aperte potenzialità economico-politiche non solo per Pratovecchio e Stia ma per l’intera vallata. E’ la fine del feudalesimo in Casentino”. Quindi un’ultima battuta sull’affluenza “In tutti e due i paesi è stato superato il 50%, e per un Refrendum è decisamente un buon risultato”.