Ha patteggiato il carabiniere 39enne che il 26 giugno 2011 rimase coinvolto in un drammatico schianto a Sala di Poppi. Nello scontro rimase ucciso un 29enne, Daniele Gori, ed il figlioletto, Lorenzo, che la moglie Lucilla portava ancora in grembo. Oggi il carabiniere è comparso davanti al giudice Cecchi, a sostenere l'accusa in aula il pm Nicacci. E così il 39enne è stato condannato a due anni, pena sospesa. Era assistito dall'avvocato Piero Melani Graverini.
Quella drammatica domenica mattina due destini si incontrarono al momento sbagliato al posto sbagliato. Lucilla e Nicola stavano andando a Firenze a comprare i mobili per la cameretta del piccolo in arrivo. Erano appena partiti da Quota, dove vivevano, quando poco dopo la loro Fiat Panda si scontrò con il Suv del carabiniere che stava andando a Bibbiena all'ospedale perchè la moglie aveva appena partorito. Il carabiniere andava oltre il limite di 50 Km/h. Uno schianto tremendo e per Nicola e Lorenzo non ci fu nulla da fare. Lucilla dopo giorni e giorni in ospedale e lunghi interventi è sopravvisuta, portandosi dentro delle ferite che non si rimargineranno mai.
Non sono state invece prese decisioni in merito al risarcimento nei confronti della giovane vedova, costituitasi parte civile, come i nonni di Nicola, questi ultimi assistiti dall'avvocato Paolo Raso.