Cartellino rosso per i genitori

L'opinione de' Botoli

a cura della Redazione
15/10/2013
Attualità
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Lo spettacolo che contorna le partite settimanali del calcio giovanile è diventato indecoroso. Il peggio del peggio delle frustrazioni settimanali e delle preoccupazioni giornaliere, vengono sfogate dai genitori al seguito dei giovani calciatori. Loro sono li per divertirsi, e ognuno coltiva un sogno. Vorrebbero arrivare nel calcio dei grandi, in quella elite di fortunati che attualmente vedono in televisione. Vorrebbero essere i Totti, i Del Piero, i Balotelli. E si vede, e si sente. Basta guardare come si vestono e pettinano, basta guardare come si muovono e quali gesti fanno in campo. Emulano i movimenti, imitano le esultanze, copiano le posizioni del corpo e gli atteggiamenti. Ognuno di loro ha un idolo, ed è sempre stato così per tutti i giovani calciatori in erba.

Ma voi? Voi genitori chi vorreste essere? Chi è che state emulando voi sugli spalti, mentre loro cercano di fare il loro “numero” e la loro “sciabolata morbida”? Non ho questa risposta, e forse nemmeno voi sapreste darne una, ma quello che so è cosa sembrate a chi vi guarda. Degli animali, ecco cosa sembrate, ma in realtà gli animali non si comportano così. Alle partite di calcio giovanile la maggior parte delle discussioni avviene fuori del campo, mentre sul rettangolo verde la palla ancora corre e i minuti passano. Chi sta dentro il rettangolo verde sente offese, improperi, minacce, litigate e incitazioni alla violenza. Ma vi siete scordati di chi siete e cosa state facendo? Vi siete dimenticati che dentro quel rettangolo ci sono i vostri figli? Vi siete dimenticati che siete li solo per accompagnarli a fare sport? Che esempio pensate di dargli, ai vostri figli?

Io al posto vostro mi vergognerei, e molto. Io al posto vostro non mi permetterei mai e poi mai di dire mai più, a mio figlio, cosa si può e cosa non si può fare. Io al vostro posto penserei sempre che mio figlio è dentro quel campo, e come tutti i figli riconosce lontano un miglio, la voce del genitore. E quindi saprà distinguere quali offese, bestemmie e minacce vengono dal proprio familiare.

Gli state impartendo due lezioni. La prima, che le regole che giornalmente – si spera - cercate di dargli, hanno un valore relativo. La seconda che nello sport l'unica cosa che conta è vincere, anche a costo di diventare delle vere e proprie bestie. Perchè è questo che sembrate quando sbraitate dalle tribunette dei campi del calcio giovanile, delle bestie. Che figli verranno fuori così?

Chiaro, mica sono tutti così. Ma ognuno di voi ha nella squadra del figlio, il figlio di un genitore così. Cosa impara vostro figlio sentendo il genitore del compagno comportarsi a quel modo? Io la soluzione ce l'ho, ed è che i figli di genitori che si comportano così vengano sostituiti, subito. Ma il calcio è troppo business anche in queste categorie, perchè un mister si permetta mai di fare questo. E allora non lamentiamoci dei Balotelli di turno e delle loro intemperanze, perchè quelli sono i frutti che raccoglieremo da questi comportamenti, perchè saranno stati proprio i genitori, comportandosi così, a insegnare certi atteggiamenti.

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