Pendolari, ancora disagi in Valdarno

Il consigliere regionale Stefano Mugnai alza la voce

a cura della Redazione
23/10/2013
Attualità
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Saltato? Soppresso? In mostruoso ritardo? Come che si andata, ancora non lo si sa. Fatto sta che alle 7.58 di stamani il previsto treno regionale veloce 3152 che avrebbe dovuto portare frotte di pendolari valdarnesi e aretini a Firenze Santa Maria Novella per le 8.35 dalla stazione di Montevarchi-Terranuova non ci è mai passato. Sconcerto e rabbia, tra gli aspiranti viaggiatori ormai assuefatti al disagio quotidiano, hanno presto preso il sopravvento quando tutti si sono dovuti riversare sul treno successivo, quello delle 8.14 che a quel punto traboccava di gente. E chi c’era stamani, come molto spesso accade, tra i pendolari lasciati a piedi dal 3152? Il Consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai, abbonato storico di quella tratta con tutti i suoi ritardi, guasti, disagi e piccole grandi odissee: «Si è trattato – racconta – di un autentico viaggio della speranza, con il supplemento di pena rappresentato dai venti minuti di ritardo con cui il treno è poi arrivato a Firenze e quindi da ulteriori e non previsti 20 minuti trascorsi in condizioni non degne della natura umana». «Finora – osserva – i ritardi e le soppressioni improvvise erano principalmente appannaggio del pomeriggio e dei vettori in percorrenza da Firenze ad Arezzo. Adesso invece si comincia anche con i convogli del mattino in direzione opposta. E la gente non ne può più. Qui, in queste fasce orarie, siamo tutti pendolari, gente che ogni giorno, accogliendo tra l’altro gli inviti delle istituzioni a lasciare a casa l’auto per usare i mezzi pubblici, prende il treno per recarsi al lavoro o a scuola. Possibile che un giorno sì e l’altro pure ci si debba trovare ad aver a che fare con queste situazioni al limite?»

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