"Legalità, mi piace!". Convegno organizzato dalla Confcommercio

Appuntamento lunedì 11 novembre alla presenza delle massime autorità cittadine

08/11/2013
Attualità
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Lunedì 11 novembre il Questore di Arezzo Enrico Moja, il comandante del Nucleo provinciale dei Carabinieri Roberto Saltalamacchia e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Dario Solombrino saranno tra i protagonisti della tavola rotonda “Legalità, mi piace!” organizzata dalla Confcommercio di Arezzo presso la sede di via XXV Aprile, in occasione della Giornata nazionale di mobilitazione contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione.

 

Dati alla mano, i rappresentanti delle forze dell’ordine mostreranno numeri e forme dell’illegalità nel mondo dell’economia locale. La presidente della Confcommercio Anna Lapini presenterà poi le criticità che la concorrenza sleale innescata dall’abusivismo provoca per le imprese dei settori commercio, turismo e servizi. Che, stando ai risultati della ricerca Confcommercio-Format, per il 35% da tre anni a questa parte avvertono un acuirsi dei fenomeni illegali sul mercato. Quattro imprese su cinque (l'82,4%) si ritengono danneggiate dall'azione dell'illegalità e dai meccanismi commerciali fuori dalle regole.

 

I lavori della tavola rotonda, aperti dal saluto del Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, saranno moderati dal direttore della Confcommercio Franco Marinoni. Nel corso della mattinata è previsto anche un breve collegamento in diretta streaming con la manifestazione nazionale di Roma.

 

In platea, insieme a molti imprenditori del terziario provenienti da tutta la provincia di Arezzo, siederanno anche il presidente della Coldiretti Tulio Marcelli, il presidente della Cna Walter Bondi e il presidente della Confartigianato Ferrer Vannetti, che saranno chiamati a descrivere le situazioni di illegalità che minacciano le imprese dei settori agricoltura e artigianato. Si parlerà dunque non solo di marchi contraffatti, prodotti taroccati o addirittura dannosi per la salute, ma anche di abusivismo nello svolgimento di professioni autorizzate o regolamentate per legge, dell’abusivismo nella ristorazione o nelle strutture ricettive e delle tante altre forme di illegalità diffusa che quotidianamente – e sempre più in questo periodo di crisi - nutrono un’economia sommersa creando danno all’erario, alle imprese e ai lavoratori.

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