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La Forestale scopre discarica a cielo aperto in ex miniera. Salvati due cagnolini in condizioni disperate

Appello a chi voglia adottare i cuccioli

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Venerdì scorso mentre transitavano dall’ex miniera di Fontechiara, al Corsalone, hanno notato un’altra recinizione, oltre a quella già esistente, con un cancello chiuso da un lucchetto a cui era appeso un cartello con scritto “proprietà privata”. Ma nella rete c’erano buchi e strappi. Per questo gli uomini del Nos della Forestale di Arezzo, e quelli del comando di Chiusi della Verna, hanno subito avuto dei sospetti. Quell’area, infatti, è dimessa da tempo. Dall’esterno, però, si riuscivano a vedere rifiuti e veicoli abbandonati. Anzi, da una piccola gabbia, venivano dei guaiti di cani che non abbaiavano, ma emettevano chiaramente dei lamenti.
I Forestali, quindi, hanno subito chiamato il proprietario dell’area, e come già si aspettavano, ha confermato che l’ex miniera era dismessa da molto. Dentro non ci doveva essere niente e nessuno. Così gli agenti hanno subito capito che il cartello di proprietà privata, come la recinzione tutto ciò che era stato abbandonato dentro era opera di un abusivo.
Una volta entrati entrati nell’area hanno raggiunto subito la gabbia. Dentro c’erano due piccoli meticci, costretti in un metro quadrato, ed adagiati sui loro escrementi. L’acqua che avevano a disposizione era praticamente melma e l’odore acre si sentiva da centinaia di metri. I cuccioli si sono subito avvicinati ai Forestali, scodinzolando e saltando. Insomma non li hanno aggrediti ma li hanno subito riconosciuti come i loro “salvatori”. Intanto è arrivato anche il veterinario, che ha confermato lo stato di cattiva detenzione, incompatibile con il benessere dei meticci. Inoltre i cani non avevano il microchip, che li rende “tracciabili”. Per questo sono stati sequestrati ed affidati al Canile Municipale, mentre è scattata la denuncia penale contro ignoti per il reato di maltrattamento di animali. Al momento sono ancora in corso le indagini per scoprire chi li abbia rinchiusi.
Risolta l’emergenza gli agenti hanno continuato il sopralluogo dell’area dove hanno trovato una catasta di rifiuti speciali pericolosi  come amianto, bombole del gas, veicoli abbandonati, batterie, apparecchiature elettriche ed elettroniche, rottami di ferro, legno, plastica, carta e cartone. Una vera e propria discarica a cielo aperto grande oltre 1 ettaro. I Forestali hanno quindi perimetrato la zona, messo i sigilli e sequestrato tutto. Il legale rappresentante dell’Impresa proprietaria del terreno è stato denunciato per abbandono sul suolo di rifiuti speciali.
Ma coloro che in quell’area hanno avuto la peggio sono stati i due cuccioli. Fortunatamente è intervenuta la Forestale che  adesso rivolge un appello a chi li voglia adottare. Per dargli una casa basta fare richiesta presso il Comando Provinciale di Arezzo, via Casentinese 45 fax. 0575300518 mail cp.arezzo@corpoforestale.it

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