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Ad Arezzo il primo museo stradale. Al posto dei cartelloni pubblicitari opere di ragazzi diversamente abili

"Un modello diverso, un'informazione culturale diversa"

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Ad Arezzo la sede del primo museo stradale ad opera di creativi locali. Infatti da oggi in città prende il via al progetto, reso possibile grazie alle associazioni Electra, Fabbrica del sole Onlus , il Velocipide  e Autobahn teatro, con i trenta aretini diversamente abili, che daranno vita ad un vero e proprio museo a cielo aperto, esponendo presso la cartellonistica alla rotatoria di Pescaiola, via Giotto, via Colombo, Piazza del Popolo e Circuito 2 un ciclo di disegni. Fino al due di dicembre,questi elaborati, saranno esposti e visibili alla cittadinanza,frutto di un lungo percorso di arte e terapia, e saranno collocati, al posto dei tradizionali cartelli pubblicitari nei formati grandi ,sei per tre metri e in quelli più piccoli da 100 per 140 centimetri. Lo spazio pubblico, che viene trasformato in  spazio artistico, ha lo scopo di dare una espressione creativa , ma anche la fruizione e il godimento di un’opera d’arte, per costituire un mezzo molto efficace di regolazione delle emozioni ed è noto che da tali regolazioni,dipendano la salute e il benessere dell’individuo ,sia esso disabile che non. "Sostituire l’opera creativa di un gruppo di persone con disabilità,alla pubblicità, assume il senso di una temporanea liberazione dalle consuete logiche consumistiche ,per cercare di proporre un modello diverso , per una informazione culturale diversa, fatta di segni umani, di tentativi , di ponti tra la sensibilità e il passaggio e di segni che non hanno nulla a che vedere se non con la loro presenza" hanno spiegato i promotori. Il primo museo stradale, è una idea nata che coinvolge  i giovani aretini diversamente abili, in età  compresa tra i 18 e i 35 anni . L’arte , il teatro, la musica e la scrittura  saranno gli strumenti principali per l’espressione della propria creatività, da oggi Arezzo sarà così sede di un vero e proprio “museo stradale”.
 

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