Forse sarà la crisi, anzi sicuramente. Fatto sta che sono sempre più numerosi i furti di castagne dai boschi aretini, anche in zone intorno alla città . E così i proprietari dei boschi, che le coltivano per rivenderle, sono vittime di continue razzie. Furti che vengono fatti, oltretutto, in terreni privati. Poi sicuramente ci sarà chi se le porta a casa e chi le rivenderà , dato che le quantità trafugate sono decisamente ingenti. Ed i produttori rimangono a bocca asciutta, anzi a mani vuote, più che altro, dei guadagni che ne potrebbero derivare. E mentre c'è chi ruba le castagne per far fronte alle difficoltà economiche peggiora la situazione di chi ci campa. E' come un cane che si morde la coda, purtroppo.
Le castagne sono un prodotto molto diffuso nell'aretino, zona montuosa e ricca di foreste, e soprattutto sono adattabili nella preparazione di vari tipi di piatti. Dal castagnaccio alla polenta dolce, e poi si mangiano arrostite sulla brace, o bollite. Insomma, con poco ci si riempie abbondantemente lo stomaco.
Ed in questo periodo è boom anche di cercatori di funghi. Nei boschi se ne trovano tanti, favorevole anche le giornate di sole a cui è seguita la pioggia, che da stamani sta bagnando tutta la provincia.
Con la crisi si torna ai prodotti della terra. Ci si affida sempre più a ciò che regalano il bosco o gli orti. Il problema sta nel fatto che, anche se sono doni della natura, non sono tutti gratis, anzi.