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Natale, i monumenti si illuminano e le opere d'arte proiettate decorano la città

Progetto innovativo per le festività alle porte. Sabato l'inaugurazione in piazza San Francesco

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Arezzo durante le festività natalizie si vestirà di “Lumiscenze urbane”, un progetto innovativo legato al lighting design e incentrato sull’illuminazione artistica dei monumenti e delle opere d’arte proiettate nelle vie e nelle piazze del centro storico cittadino.
“Un evento che coniuga tecniche modernissime di rappresentazione e spettacolo artistico legato ai grandi tesori del nostro passato e della nostra città”. Così l’assessore Pasquale Macrì presenta l’immagine che caratterizzerà Arezzo durante le festività natalizie. “Lo faccio con molto piacere – prosegue Macrì – perché l’ottima collaborazione attivata con Confcommercio e Confesercenti permette di far diventare le tradizionali luci natalizie una grande festa culturale e sociale che ci proponiamo di sviluppare ulteriormente negli anni futuri. Insieme siamo riusciti a proporre un Natale diverso, ricco e coinvolgente che ‘mette fuori’ i nostri tesori e li rende visibili a tutti. Abbiamo messo in campo tante sinergie utili alla realizzazione del progetto e ad una maggiore economia”.
Il progetto, con la direzione artistica di Fabio Migliorati, è promosso dal Comune di Arezzo con la partecipazione di Confcommercio e Confesercenti, con la collaborazione della Soprintendenza di Arezzo e della Diocesi che hanno concesso le immagini, il patrocinio e contributo della Camera di Commercio e gli sponsor Atam e Coingas.
Obiettivo è rileggere la storia e la tradizione di Arezzo con linguaggi artistici contemporanei, come video arte e lighting design, in un connubio innovativo tra passato, presente e futuro. Si compone di due proposte artistiche, di un’installazione urbana sitespecific e di una serie di appuntamenti con proiezioni di luci in cinque tappe. I tesori di Arezzo visti da una nuova prospettiva, una sorta di  “apertura straordinaria” che coinvolgerà il pubblico in un tour articolato per tutto il periodo natalizio con una serie di appuntamenti unici, legati dal fil rouge del lighting design.
“Questo progetto, che coniuga tradizione e innovazione – sottolinea il Direttore di Confesercenti Mario Checcaglini – rappresenta anche una ritrovata collaborazione e una stagione nuova nel rapporto tra le associazioni. Le tradizionali luci natalizie sono un evento importante per la città e siamo soddisfatti di poter offrire tutti insieme una risposta complessiva a commercianti, cittadini e turisti”.
“Il Natale 2013 sarà un’occasione straordinaria per presentarci al mondo e far venire il mondo da noi”. E’quanto afferma il Direttore di Confcommercio Franco Marinoni. Che prosegue: “l’assessore Macrì è riuscito a fare un’ottima operazione di ‘sintesi’ che offre qualcosa di significativo per una città straordinaria e poco conosciuta. Quest’anno, insieme all’illuminazione tradizionale, abbiamo qualcosa che valorizza e mette in mostra le ricchezze di Arezzo”.
Luminescenze urbane si articola in due progetti: “forme di luce” e “originari scenari percettivi” che, come afferma il Direttore artistico Fabio Migliorati “ insieme alle sculture di Mauro Staccioli presenti in cinque location del centro storico, diventano parte dell’ arredo urbano. Figure geometriche in cemento e ferro dove si fondono modernità e classicità”.
L’inaugurazione sabato 30 novembre alle 17.30 in piazza San Francesco dove dalle 18 alle 22  inizieranno le proiezioni di forme di luce che ‘usciranno’ dalla facciata della Chiesa. 
Catiuscia Fei di Confcommercio e Stefano Micheli di Confesercenti, nel presentare tutte le iniziative ringraziano tutta la parte tecnica per il grande lavoro fatto e i cittadini che hanno messo a disposizione le loro case di sabato e domenica per le proiezioni.
Il calendario delle proiezioni: 30 novembre-1 dicembre, Basilica di San Francesco; 7-8 dicembre, Chiesa di San Michele; 14-15 dicembre, facciata della Chiesa di Santa Maria della Pieve; 21-22 dicembre, Chiesa di Sant’ Agostino; 28-29 dicembre, abside della Chiesa di Santa Maria della Pieve.
E a Palazzo Chianini Vincenti “originari scenari percettivi” l’installazione multisensoriale site specific che rimarrà visibile al pubblico fino a 6 gennaio 2014 dell’artista Laura VdB Facchini presente alla conferenza stampa, insieme un poetic event della poetessa Patrizia Chianese e un acustic ambient del gruppo multimediale MIH Made In Heaven.
I due progetti:
Forme di Luce
Un pool di creativi, alcuni capolavori universali dell’arte aretina e le più suggestive facciate di Arezzo. Questi in sintesi gli ingredienti del progetto di Claudio Crescentini e Francesca Storaro, con la collaborazione di DAI Studio, denominato Forme di luce. Uno storico dell’arte, Claudio Crescentini e un architetto e lighting designer, Francesca Storaro, uniscono le loro competenze in modo da collegare Arezzo con l’immagine artistica, la luce e la sua architettura, portando fuori ciò che sta dentro, in modo che l’arte del glorioso passato aretino, riviva e si confronti nella complessità e duttilità della città contemporanea.
Le opere di Cimabue, Piero della Francesca, Giorgio Vasari, Margherito d’Arezzo, Pietro Lorenzetti, Luca Signorelli, solo per citare i maggiori, rivivono proiettate su alcune delle più suggestive facciate delle più belle piazze del centro storico (chiese di San Francesco, San Michel, Sant’Agostino, Santa Maria della Pieve, piazza Grande). I visitatori, i cittadini e i turisti potranno così ri-scoprire i tesori di Arezzo da una nuova, mega, prospettiva, come in una sorta di “apertura straordinaria” al pubblico, e prendere parte ad un tour che li vedrà coinvolti per tutto il periodo natalizio. Una serie di appuntamenti imperdibili, unici e al tempo stesso interconnessi tra di loro dal fil rouge del lighting design, strumento per svelare il patrimonio storico-artistico dalla nostra città.
Ma novità nella novità, la creatività di Francesca Storaro fa in modo che il pubblico riesca a percepire anche le singolarità delle diverse immagini selezionate, estrapolando particolari specificità delle opere, ingrandendole nella totalità degli spazi individuati.
L’ultima giornata sarà dedicata alla donna, nella sua immagine sacrale ma anche terrena della rappresentazione. Anche in questo caso Sante, Madonne e Donne risalteranno nella città, estrapolate dal loro contesto rappresentativo e integrate nel nuovo schermo percettivo del contesto urbano.
La struttura complessiva e multisensoriale che si verrà a creare, svolta fra passato e presente, pone quindi Arezzo al centro di una suggestiva composizione artistica, con una mission precisa, valorizzare gli aspetti storico-artistici della città, il suo spazio urbano, in modo che il pubblico, tramite le forme di colori e luci ispirate alle opere d’arte del nobile passato, senta anche l’attiva e suggestiva presenza nella loro quotidiana attualità.

Originari Scenari Percettivi

Il progetto artistico denominato Originari Scenari Percettivi, a cura di Claudio Crescentini, è formato da un art concept integrato, con una installazione denominata vialattea/milkyway dell’artista Laura Facchini, un poetic event della poetessa Patrizia Chianese e un acustic ambient del gruppo multimediale MIH Made In Heaven.
Il progetto è ispirato dalla facoltà estetica della luce, nel confronto e rapporto con i linguaggi dell'arte contemporanea, le materie e le consistenze – percezioni – facenti parte del contemporaneo stesso.
Sulle grandi, inedite, “strutture” in tela e altro duttile materiale tessile, riutilizzato a fine espressivo e artistico della Facchini riprendendo le suggestioni visive della Via Lattea, saranno proiettate  parole poetiche selezionate e reinventate iconograficamente da Chianese, con la collaborazione del DAI Studio, di  Dino Campana e Sibilla Aleramo (omaggio), del Gruppo 63 di cui questo anno ricorrono i 50 anni dalla sua formazione, di Silvya Plath, Mario Luzi, Alda Merini, Attilio Bertolucci, Patti Smith, ecc.
La parola, a contatto del tessuto, diverrà così forma, ma anche oscillazione, fremito visivo, pura suggestione visuale, tale da "trapassare" lo spazio-contenitore e inondare le pareti ma anche i corpi del pubblico.
In questo modo Palazzo Chianini Vincenzi è trasformato e reinventato dall’arte, la tecnologia, la poesia e l’acustic ambient sonoro, composto appositamente per Arezzo, di MIH Made in Heaven, gruppo artistico creatore di spazi sensoriali sonori.
Un mantra ripetuto all’infinito di “parole sonore” ispiranti diverse dimensioni e percezioni.
Nel suo insieme si tratta quindi di una “esecuzione” di grande fascino e suggestione che mette in essere la sostanza stessa dell’arte contemporanea con un inedito progetto site specific, dove appunto arte, tecnologia, poeticità del suono, sia esso musicale così come della parola poetica, tenderanno a porre lo spettatore allo zenit di una nuova zona sensoriale della coscienza, più dinamica, profonda e cognitiva.

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