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Sanità, Asl8 di Arezzo senza responsabili anticorruzione e trasparenza

Ncd: "Bollino giallo secondo lo studio nazionale di Libera e Gruppo Abele"

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Sono solo 5 le Aziende toscane (tra le 12 sanitarie e le 4 ospedaliere) che hanno dato corso alla legge 190 del 2012 che prevede l’istituzione – ovunque negli enti pubblici d’Italia, enti sanitari compresi – di un responsabile anticorruzione per ogni Azienda. Arezzo non è tra queste. Anzi: tanto per farsi mancare tutto non ha neppure il responsabile della trasparenza. Il dato emerge dallo studio diffuso ieri da Libera e Gruppo Abele, che vede la Toscana attestarsi per un pelo sul livello di trasparenza ‘medio’ con il minimo del punteggio di quella fascia (34%) e Arezzo sulla stessa quota con tanto di semaforo giallo.

E sì che siamo in zona Cesarini, dato che il termine ultimo che la 190/2012 fissa per ottemperarvi è il 31 gennaio 2014. Tra poco, dunque. La cosa è saltata all’occhio del Vicecapogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale Marco Taradash che – insieme al suo Presidente Alberto Magnolfi e ai Consiglieri Andrea Agresti e Roberto Benedetti – ha subito predisposto un’interrogazione all’assessorato alla salute per sapere, detto in soldoni, cosa mai si stia aspettando a dotarsi del responsabile anticorruzione in ogni dove: «Anche perché – chiosa Taradash – la pletora di fascicoli, esplorativi e non, aperti dalle procure su varie Asl della Toscana, da Massa a Siena stessa, da Firenze a Pistoia e via inquisendo, dimostra quanto bisogno ci sia di questa figura. Per questo, oltre all’interrogazione, stiamo progettando di impegnare la giunta ad ottemperare alla legge attraverso una mozione specifica».

            Ma ecco i dati, reperibili al link http://www.riparteilfuturo.it/sanita/#toscana. Tra quelle toscane, la sola azienda col bollino-trasparenza di colore verde (la fascia migliore) è il policlinico universitario senese delle Scotte col 67% di punteggio. Maglia nera invece, con l’11% appena, per il pediatrico Meyer di Firenze privo di responsabile anticorruzione, certo, ma anche del Piani anticorruzione e di quello sulla trasparenza. Semaforo rosso, anche se con percentuali poco più alte, anche per l’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi a Firenze e per le Asl 2 (Lucca), 3 (Pistoia), 4 (Prato), 5 (Pisa), 7 (Siena), 9 (Grosseto) e 11 (Empoli). Per tutti gli altri c’è il bollino giallo della fascia mediana. Valori davvero bassini. Come intende rimediare la giunta regionale? Toccherà all’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni spiegarlo in forma scritta entro 60 giorni rispondendo all’interrogazione

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