Non si capacita la signora Annamaria Francalanci Marconi della lettera che le è giunta da Israele con la quale si annunciava il conferimento del premio "Giusti tra le Nazioni" ai suoi zii Giocondo e Annina Marconi. La storia risale al 1943 ed ha per teatro Anghiari dove gli zii della signora ospitarono una famiglia ebraica composta da padre, madre e due figli piccoli nella loro abitazione di Piazza del Popolo 15 dove peraltro risiede ancora Annamaria Francalanci con il marito, ex maresciallo di Marina. "All'epoca dei fatti mio padre abitava in Francia. Io non ero ancora nata visto che sono del 1948. Conoscevo la storia, i miei zii hanno vissuto per tanti anni nello stesso pianerottolo nostro e hanno cresciuto me e mio fratello come figli visto che di suoi non ne avevano. Sono morti agli inizi degli anni 60 ma li ricordo sempre con tanto affetto. Mio zio era comunista e aveva contatti con la Resistenza, nascosero questa famiglia. Io non li ho più visti ma so che il figlio Yosef vive in Israele e sta scrivendo un libro sulla vicenda umana della sua famiglia e sui miei zii". Annamaria, fino a poco tempo infermiera nel reparto di Ostetricia dell'Ospedale di Arezzo, ora è in pensione e si dice molto emozionata per quanto ricevuto da Israele. "E' una cosa venuta dal cielo, sono felice per loro che vedono premiato il coraggio mostrato, allora si rischiava la vita. Questo ragazzo è stato molto riconoscente con noi. Sono certa che se gli zii sono in grado di vedere cosa sta accadendo, saranno emoziati quanto me". Come felice è il marito della signora. "Questo annuncio ci ha riempito di felicità , mia moglie è davvero stupefatta".
