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Dal divieto di sosta al divieto di evasione fiscale: in azione anche la Pm - FOTO

Gli esiti del convegno “Articolo Cinquantatré”. Formazione e azione degli agenti di Pm

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L’indicazione del Prefetto Ordine e del Sindaco Fanfani è stata coincidente: la lotta all’evasione fiscale è un impegno etico che deve vedere tutti protagonisti. E questo per raggiungere una pressione più equa, capace di garantire quella solidarietà politica, economica e sociale prevista dalla Costituzione.

Sono stati Prefetto e Sindaco ad aprire la giornata di studio, organizzata dalla PM del Comune di Arezzo. I lavori si sono svolti al palazzo della Fraternita e vi hanno partecipato agenti di Pm, rappresentanti delle altre forze dell'ordine, commercialisti, pensionati, rappresentanti di associazioni, professori dell’università, dipendenti pubblici e studenti dell’Istituto Fossombroni.

“L’attenzione si è focalizzata sul ruolo degli enti locali nella battaglia in difesa della legalità, dell’equità sociale e della giustizia – commenta l’assessore Barbara Bennati. La diminuzione della pressione fiscale è un obiettivo di tutti ma potrà essere centrato solo se tutti pagheranno le tasse dovute”.

“La strategia è quella della collaborazione tra le varie istituzioni – sottolinea la Comandante della Polizia Municipale di Arezzo Valeria Meloncelli. Il contributo che il nostro Corpo è chiamato a dare per il contrasto dell’evasione/elusione tributaria/fiscale non è una sovrapposizione di competenze, in particolare rispetto alla Guardia di Finanza. Gli ambiti di intervento sono indicati dalla Direzione Nazionale Agenzia delle Entrate e riguardano commercio e professioni, edilizia e patrimonio immobiliare,  beni che segnalano notevole capacità contributiva, residenze fittizie all’estero. Insieme a questo, in particolare durante la tavola rotonda sono emerse anche altre indicazioni operative. Si parla di controlli sulle dichiarazioni ISEE, verifiche sul lavoro sommerso, fruizioni difformi della cassa integrazione. Tutto questo in una ottica di collaborazione e sinergia tra le varie istituzioni. Dai gruppi di lavoro è emersa anche la necessità di sensibilizzare i cittadini su questi temi come l’obiettivo di ridurre il carico fiscale”.

La giornata di studio è stata anche l’occasione per verificare le criticità incontrate e le positività realizzate in altri Comuni per rendere più incisivi l’impegno per la legalità.

“Forte – commenta Barbara Bennati – è stato l’appello a favore di un maggiore impegno della politica nell’azione contro la corruzione, per la legalità e il civismo. I costi economici e sociali dell’illegalità non sono né sostenibili né tollerabili. L’amministrazione comunale perseguirà in questo lavoro anche attraverso un progetto dell’Ufficio Tributi utile a rafforzare competenze e professionalità. Non solo, abbiamo ribadito la disponibilità della Polizia Municipale a collaborare con gli enti presenti Inps, Inail e Direzione Provinciale del Lavoro per incrementare il numero delle cd. segnalazioni qualificate da inoltrare alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate”.

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