Partecipa a Arezzo Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Fanfani "Un altro anno difficile, dramma occupazione". Telecamere e opere pubbliche per il 2014. Pensiero a Banca Etruria - FOTO

Il sindaco tira le somme e guarda al domani non senza preoccupazioni. Ecco i numeri del 2013

a cura della Redazione
Condividi su:

FOTOGALLERY & INTERVISTA

"E' stato un altro anno oggettivamente difficile, come d'altra parte dall'inizio del mio mandato, quando anche la crisi è cominciata. Ma Arezzo ce la farà, abbiamo un'economia elastica, gli aretini sono capaci di rimboccarsi le maniche, di reagire". Parole drammatiche ma allo stesso tempo anche di speranza quelle del sindaco Giuseppe Fanfani nella consueta conferenza stampa di fine anno. Ed ecco i numeri dell'amministrazione comunale cittadina che hanno caratterizzato il 2013: "Nel 2002 il bilancio era stato di 142 milioni, quest'anno di 80. Lo stesso per le opere pubbliche, dodici anni fa avevamo impegni per 13 milioni, nell'anno che volge al termine per 5. Almeno per la scuola abbiamo mantenuto la stessa spesa, 7,6 milioni oggi che erano 8 e mezzo nel 2002, lo stesso per il sociale, ambito in cui le risorse, con grosso impegno e sacrifici, sono aumentate: 11,4 milioni nel 2013 rispetto ai 10,9 del 2006. Cultura agli stessi livelli anche se nel 2002 il budget era di 28 milioni, scesi a 21 sette anni fa, ed oggi solo 14. Ed anche gli addetti del Comune sono calati di 180' unità". Una serie di cifre e dati che illustrano come tagli, spending review e patto di stabilità hanno ed ancora incidono profondamente nella gestione della cosa pubblica, aggravando un periodo che lo stesso Fanfani ha definito di "tracollo economico".

Ma sono state anche tante le opere realizzate, o comunque terminate, durante l'anno. "Abbiamo concluso la revisione del regolamento urbanistico, finito il campo scuola, terminate via Crispi e Guido Monaco, il nuovo mercato ortofrutticolo all'interscambio, la Casa delle Culture e la casa famiglia. A breve, poi, saranno attivate 87 telecamere, di cui venti direttamente collegate alla sala operativa della Municipale. Perchè la crisi, la drammatica assenza di occupazione, portano disagio sociale, ed sono anche una delle cause dell'aumento della micro criminalità". Queste le prospettive per il futuro del Comune di Arezzo ed un'analisi oggettiva della situazione attuale. Ma i progetti che attendono di vedere la parola fine sono anche altri, e così prosegue il sindaco "In chiusura ci sono i lavori alle casse di espansione, al Teatro Petrarca, si attende la conclusione in autunno, alle Logge del Grano ed alla Fortezza. Per quest'ultima (ha precisato Dringoli) si dovrà attendere l'inizio del 2015".

Ma quello che preme di più al primo cittadino è il difficile momento congiunturale, ed anche rispetto all'operato della sua Giunta e degli amministratori comunali ha voluto precisare "Siamo circondati da cattivi esempi ogni giorno, ma i miei assessori non hanno mai usato rimborsi spese, nè trasferte ed hanno risparmiato su tutto, trovando i soldi anche dove era impossibile".

Poi, in chiusura, un pensiero a Banca Etruria "Speriamo che ci siano le condizioni perchè la nostra banca sia salvata. Per il 2014 mi auguro di mantenere questa onestà di fondo, propria del territorio, fondamentale per affrontare la crescita di questa città".

Condividi su:

Seguici su Facebook