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"La Fiera non è la prima domenica del mese, Arezzo è la città dell'Antiquaria"

Rivoluzione nel calendario della manifestazione che si arricchisce di collaterali e prestigiosi partner

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"La Fiera non è la prima domenica del mese, Arezzo è la città dell'Antiquaria che deve essere protagonista tutto l'anno. Per questo abbiamo mantenuto la promessa fatta per la valorizzazione e la crescita della manifestazione”.Così l’assessore alle attività produttive Paola Magnanensi ha esordito nella presentazione del nuovo anno della manifestazione. “Oggi formalizziamo l’impegno per un lavoro condiviso da tutti coloro che hanno sempre operato per la Fiera e cominciare dalla Camera di Commercio, partner del Comune e dal Dipartimento di Arezzo dell’Università di Siena"

Ecco quindi i protocolli d’intesa che si traducono in svariate collaborazioni, per una serie di iniziative collaterali che si articoleranno durante tutto l'anno alle quali se ne aggiungeranno altre, al mometo ancora in cantiere. Esposizioni, mostre fotografiche, incontri, musica, costumi. In varie sedi: sale espositive del “Benvenuti ad Arezzo” in palazzo comunale, Galleria Ivan Bruschi, Caffè dei Costanti, chiostro della Biblioteca, sale espositive del Convitto.
Insieme ad Anna Lapini della Camera di Commercio, hanno partecipato alla presentazione Simone Zacchini del dipartimento aretino dell’Università di Siena, Elisabetta Bidini della Fondazione Ivan Bruschi,  il Presidente dell’Associazione Collezionisti Storici Aretini Alain Borghini, Fausto Casi del  Museo dei Mezzi di Comunicazione e il  Foto Club La Chimera.
Ed è Anna Lapini a ricordare che “Arezzo è la fiera dell’antiquariato nel mondo e, come Camera di Commercio e cioè “casa delle imprese” non potevamo che essere presenti in questa nuova avventura. Abbiamo già messo a disposizione per il 2014, nonostante le difficili economie del momento, una cifra considerevole, oltre 35mila euro, per la promozione della Fiera. Con il Presidente e tutta la Giunta, siamo impegnati ad incrementare questa disponibilità  ma dobbiamo lavorare insieme per obiettivi concreti, meno burocratici che valorizzino questo nostro ‘prodotto’ anche come pacchetto turistico”.
Un tema centrale per la crescita della manifestazione è il coinvolgimento dei giovani. Lo ricorda Simone Zacchini che cura il protocollo per conto dell’Università: “al campus del Pionta ci sono 1300 studenti che animano la vita della città e che possono essere coinvolti in vari modi in questa manifestazione. Oltre alla presenza di uno stand dell’Università durante la Fiera, con la possibilità per i giovani di confrontarsi con operatori  e visitatori, abbiamo organizzato anche una serie di incontri informali tra il mondo accademico e i saperi dell’esperienza concreta. E abbiamo anche altri progetti ai quali stiamo lavorando”.
Di certo ci sono borse di studio per tesi di laurea e opportunità di stage per gli studenti.
Non poteva che dare il proprio contributo la Fondazione Ivan Bruschi che, sottolinea Elisabetta Bidini “tutela e promuove il patrimonio artistico e culturale lasciato alla città dal fondatore della Fiera Antiquaria.  Continua così l’impegno per la valorizzazione di questa storica manifestazione cittadina, aprendosi a collaborazioni e iniziative come quelle promosse dall’Amministrazione Comunale”. Già a partire dall’edizione di febbraio, la Fondazione Bruschi  ha accolto la proposta dell'Associazione Collezionisti Storici Aretini per la realizzazione di mostre e conferenze, rendendo disponibili sia alcuni spazi della Galleria Bruschi in Piazza San Francesco per l’esposizione delle  “vetrine del collezionismo”, sia le sale della Casa Museo di Ivan Bruschi, che ospiteranno un ciclo di incontri dedicati a questo affascinante settore.
E proprio il Presidente Alain Borghini specifica che i Collezionisti Storici Aretini “sono una piccola e giovane associazione di ex lupi solitari spesso non compresi. Siamo appassionati dalla storia vissuta attraverso gli oggetti che testimoniano il passato. Tante persone fanno chilometri per venire ad Arezzo alla Fiera. Noi abbiamo la fortuna di poterla vivere ogni mese e vogliamo ridonare a questa manifestazione quello che in questi anni ci ha regalato. Lavoriamo perché la Fiera si arricchisca di espositori e visitatori qualificati”.
La volontà di qualificare e potenziare la Fiera è anche l’obiettivo di Fausto Casi che, con il suo Museo dei mezzi di Comunicazione, ha ‘contagiato’ tanti appassionati di questi oggetti. “E’ una grande occasione per mettere in pratica le potenzialità di Arezzo e della Fiera e per offrire ai giovani opportunità di stage aziendali utili alla loro crescita”. 

“E’ un anno di prova -  conclude l’assessore Magnanensi – dove abbiamo messo in cantiere molti eventi collaterali tra i quali ricordo anche altre mostre: sui costumi dell’800, sul vintage, sulla musica, sulla civiltà contadina. Tante opportunità per valorizzare la storia e la cultura di Arezzo”.

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