A partire dal 01 gennaio 2014 si è avviata la gestione unitaria dei rifiuti in tutti i
territori della Provincia di Siena, Arezzo e Grosseto.
Questo rappresenta il primo e concreto effetto della conclusione della gara per
l’individuazione del Gestore Unico che l’ATO TOSCANA SUD, ovvero i 103 comuni
che ne fanno parte, hanno con forza intrapreso, a partire dal 2009, nel rispetto della
Legge Regionale n. 61/2007.
Con l’avvio della gestione unitaria si è costituita una univocità di programmazione,
gestione, regolazione e controllo estesa a circa 850.000 abitanti per un territorio
pari a più della metà della Regione Toscana e che verrà estesa, a partire dal
01.01.2015, anche ad ulteriori 60.000 abitanti dei Comuni di Castagneto Carducci,
Campiglia Marittima, San Vincenzo, Piombino, Sassetta e Suvereto entrati a far parte
anch’essi nel corso del 2013.
Questo scenario, che rappresenta una singolarità a livello nazionale, può e deve
rappresentare una opportunità di gestione industriale trasparente e sostenibile in
un settore così delicato e strategico come quello della gestione dei rifiuti che per
troppi anni, anche e soprattutto nella regione toscana, ha sofferto i mali della
esasperata frammentazione decisionale e gestionale.
L’avvio del Gestore Unico, individuato dall’ ATO TOSCANA SUD in SEI TOSCANA s.r.l.,
costituisce l’avvio di un percorso di lavoro verso quegli obiettivi virtuosi richiesti dal
quadro normativo europeo, nazionale e regionale di cui l’unicità della gestione ne
rappresenta il presupposto.
Una grande parte del lavoro da sviluppare dall’Autorità, con il ruolo importante e
sostanziale del gestore SEI TOSCANA S.r.l., deve essere rivolto al potenziamento alla
razionalizzazione ed efficientamento delle raccolte differenziate con il
raggiungimento non tanto e non solo di obiettivi di differenziazione sui quali i
territori dell’ATO TOSCANA SUD sono ad oggi in ritardo rispetto agli obiettivi posti
ma quanto per incrementare concretamente le politiche di rimessa in circolo delle
materie.
Rispetto agli impianti di trattamento l’ATO TOSCANA SUD si trova oggi, in
concomitanza con l’avvio del gestore, in una situazione di pieno rispetto degli
indirizzi di legge primo fra tutti quello del divieto di smaltimento a discarica dei
rifiuti talquali in vigore dall’ agosto 2013 con la cosiddetta Circolare Orlando.
Rispetto agli impianti l’Autorità ha intrapreso un percorso di analisi delle strategie di
razionalizzazione e semplificazione del quadro impiantistico che dovrà
accompagnare, in un modo coordinato e sostenibile, gli effetti dello sviluppo dei
sistemi di riduzione dei rifiuti a smaltimento, anche sulla base degli indirizzi da
sviluppare su gli spunti che dovranno offrire il Piano Regionale dei rifiuti ed il Piano
Interprovinciale in fase di adozione ed approvazione.
All’interno di questo complesso quadro un ruolo fondamentale spetta alla capacità
dell’Autorità, ma anche soprattutto del Gestore Unico, di poter intercettare e
stimolare le migliori pratiche e le migliori opportunità che il mercato saprà offrire
rispetto alla valorizzazione, anche economica, dei materiali da rimettere in circolo in
forme di riciclo e riuso.
Questo obiettivo rappresenta indubbiamente, attraverso i risultati di ricavo
economico per la gestione sul mercato di materie riciclate, una poderosa spinta per
quegli importanti investimenti necessari per far crescere la quantità ma soprattutto
la qualità delle nostre raccolte differenziate.
Sotto il profilo dei lavoratori il processo avviato deve costituire, secondo quanto
previsto dall’ ATO TOSCANA SUD già a base di gara, il presupposto della unicità
gestionale senza il quale parte importante della strategia alla base del processo
avviato dai comuni sarebbe di fatto vanificato. Quindi è fondamentale che i
“numeri” del disposto di gara siano rispettati sia sotto il profilo formale che su
quello sostanziale.
I Comuni, con i loro Sindaci, sono sicuramente gli attori principali del buon
funzionamento del Servizio Associato ed è proprio su questa questione che la
politica amministrativa dell’Area Vasta si dovrà confrontare.
Il servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è oggi, oltre che questione
amministrativa, anche questione etica come quella energetica.
Il Legislatore nazionale ed il Legislatore regionale hanno il compito importantissimo
di monitorare questi processi di unificazione dei servizi.