I vertici della Camera di Commercio di Arezzo incontrano a Firenze la Console Statunitense Mrs. Sarah Craddock Morrison. Dalla gioielleria all'olio di oliva, unico comune denominatore per i prodotti aretini : la qualità.
Incontro questa mattina presso il Consolato USA di Firenze tra il Presidente Andrea Sereni, accompagnato dal membro di Giunta del settore agricoltura Tulio Marcelli e dal Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Salvini, e la Console Statunitense Mr. Sarah Craddock Morrison. Un incontro voluto dal Presidente della Camera di Commercio aretina per presentare le eccellenze produttive del territorio, ad iniziare dall'olio di oliva extravergine .
E proprio l'intero comparto produttivo olivicolo italiano era finito alcune settimane fa nel banco degli imputati dopo che il New York Times aveva pubblicato il fumetto “ Il suicidio dell'olio extravergine italiano “ nel quale venivano denunciati casi di sofisticazione operati da alcuni produttori italiani.
“Con la visita di questa mattina,– spiega il Presidente della Camera di Commercio, Andrea Sereni - abbiamo voluto presentare a Mrs Craddock Morrison. che desidero ringraziare per la cortesia, l'attenzione e la disponibilità dimostrataci, alcune delle produzioni di eccellenza del territorio aretino, partendo proprio dall'olio di oliva extravergine delle nostre colline. Anche se nel mercato nordamericano non è ancora un prodotto di uso quotidiano, negli ultimi anni l’attenzione del consumatore statunitense verso l’olio extravergine di oliva è vertiginosamente salita anche grazie alle decisione presa della massima autorità alimentare statunitense, la Food and Drug Administration, che ha invitato i cittadini statunitensi ad usare l’olio extravergine per sostituire i grassi abitualmente utilizzati e autorizzato l'inserimento nelle etichette dei contenitori di olio extravergine in vendita della avvertenza che il suo uso riduce il rischio di danni coronarici”
“ Abbiamo quindi evidenziato alla Console statunitense come, nel caso della produzione olivicola, -prosegue Andrea Sereni, - qualità ed attenzione verso il consumatore siano i principi guida degli olivicoltori aretini. Principi guida non solo volontaristici poiché, da alcuni anni, la Camera di Commercio è impegnata a tutelare, attraverso il “Panel dell'olio” e attraverso specifiche analisi nutrizionali e qualitative. l' ottima qualità delle nostre produzioni che possono fregiarsi della IGP Toscano e dal 2013, dell' IGP Colline di Arezzo .Negli ultimi tre anni il panel aretino ha analizzato più di 300 campioni provenienti sia dal Consorzio IGP olio toscano, sia da privati, riscontrando sempre elevata qualità del prodotto. Abbiamo inoltre presentato alla Console il futuro programma per la valorizzazione del nostro olio negli Stati Uniti, programma che prevede la presenza a fiere specializzate , ad iniziare dal Fancy Food di New York, e iniziative dirette nei confronti dei consumatori americani, tramite media e ristoranti, Pensiamo ad esempio di replicare anche in altre città statunitensi la positiva esperienza che nel 2005, con la collaborazione di prestigiosi ristoranti newyorkesi, vide la presentazione dei piatti della tradizione culinaria aretina accompagnati dai nostri vini ed oli .Un programma che peraltro sarà prossimamente presentato anche alla Regione Toscana e a Toscana Promozione per attivare le necessarie sinergie con le altre zone di produzione regionale.”
ll Panel o Saggio Organolettico è stato introdotto dal Reg. CEE 2568/91 quale analisi riconosciuta per il controllo della qualità dell'olio ed ha quindi valore legale ai fini della valutazione e controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini, extravergini di oliva, IGP e DOP. Il Comitato che dal 2011 e' stato inserito nell'elenco dei Comitati di assaggio incaricati del controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini, extravergine, IGP e DOP tenuto dal Ministero stesso, rappresenta un organo istituzionale e pubblico per l'analisi sensoriale degli oli ed è quindi uno strumento utile per determinare e migliorare la qualità dei prodotti oleicoli.La valutazione viene infatti effettuata mediante un gruppo di assaggiatori professionali coordinati da un Capo Panel, ed iscritti in un apposito elenco nazionale articolato su base regionale
Tulio Marcelli, membro della Giunta camerale e Presidente della Coldiretti provinciale e regionale, nel fare omaggio di alcune bottiglie di Olio IGP aretino a Mr. Sarah Craddock Morrison ha sottolineato come “ L'elevata qualità dell'olio toscano IGP è garantita dall'apposito consorzio anche attraverso specifici meccanismi di tracciabilità. La filiera di produzione dell' IGP toscano deve necessariamente essere realizzata nella nostra regione dalla pianta al confezionamento ed è sottoposto ad un attento controllo attraverso gli esami chimici e sensoriali realizzati anche dal Panel della Camera di Commercio di Arezzo. L'olivicoltura costituisce peraltro una delle più importanti realtà delle agricoltura aretina con oltre 10.000 ettari coltivati, localizzati in gran parte nelle zone collinari e pedemontane che rappresentano anche i territori di maggior pregio della nostra provincia. Sono oltre 12.000 i produttori aretini , un dato che comprende ovviamente sia le imprese maggiormente strutturate che quelle più familiari, dedite all'autoconsumo della produzione, ai quali vanno aggiunti 44 frantoi autorizzati. La produzione olivicola aretina commercializzabile, per i mercati nazionali ed internazionali si aggira, in media sui 3000 quintali. Di questi , oltre il 50% è commercializzato nei mercati stranieri
L'export della produzione olivicola aretina - evidenzia Giuseppe Salvini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo - nei primi nove mesi del 2013 si attesta su un valore pari a 7.863.280 euro. La destinazione preferita del nostro “oro verde” è la Germania con un valore di oltre 4.708.000 di euro. Segue il Brasile con circa 669.000 € e gli Stati Uniti con 597.000 euro. Per quanto riguarda invece i rapporti commerciali complessivi tra Stati Uniti e la nostra provincia, nei primi nove mesi del 2013 dopo alcuni anni la bilancia commerciale è tornata in attivo: di fronte ad importazioni pari ad oltre 395 milioni di euro, le imprese aretine hanno esportato prodotti per oltre 408 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto ai primi mesi del 2012. Nella classifica ( per valore) dei prodotti esportati negli Stati Uniti, troviamo al primo posto i metalli preziosi con 132 milioni di euro, seguiti dalla pelletteria e scarpe con 92 milioni di euro , gioielleria con 82 milioni di euro, apparecchiature elettriche con 34 milioni e articoli di abbigliamento con 24 milioni. Nella classifica italiana delle province esportatrici negli Stati Uniti, Arezzo si colloca al 15 posto mentre gli Stati Uniti sono il quarto mercato di destinazione delle produzioni aretine, dopo Svizzera , Emirati Arabi Uniti, e Francia e subito prima di Regno Unito e Germania. Da sottolineare come il primo posto della Svizzera sia conseguente sopratutto ai flussi di oro e metalli preziosi e a meccanismi di natura bancaria legati in parte ai prestiti d'uso.”