Nell’ordine del giorno della seduta di Commissione sanità di questa mattina la tematica non era prevista, ma la questione della soppressione di alcune guardie mediche e del futuro professionale dei medici precari del 118, di cui c’è alta densità nel territorio aretino, è talmente scottante che il Vicepresidente della Commissione Stefano Mugnai (Pdl) ha ugualmente interpellato l’assessore al diritto alla salute. Il quale ha risposto, certo: «L’assessore ha risposto con toni rassicuranti su entrambi i fronti, affermando che la soppressione delle guardie mediche in alcuni territori come Massa e Livorno è stata pianificata dalle Asl di zona a prescindere dall’introduzione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) e ribadendo l’impegno preso a suo tempo dalla giunta per la stabilizzazione dei medici precari del 118 senza definirne i tempi. Insomma – racconta Mugnai – dovremo vigilare affinché l’impegno non venga nuovamente disatteso».
Le perplessità di Mugnai giungono dalle segnalazioni in arrivo sia dai professionisti che dai territori: «Ho sollevato il problema dei medici precari – spiega Mugnai – perché mi è giunta la notizia dello sciopero che hanno indetto per il prossimo 22 febbraio. Fa piacere, anche data l’alta densità di medici a tempo determinato che operano sul territorio aretino, che l’assessore Marroni abbia affermato, finalmente in una sede ufficiale qual è la Commissione, che a nessuno fra i medici che attualmente operano in 118, guardie mediche e pronto soccorso verrà interrotto il contratto, neppure a quanti al momento hanno un contratto a tempo determinato. Noi però vogliamo arrivare a far rispettare l’impegno che a suo tempo l’ex assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia aveva assunto a nome della giunta circa la stabilizzazione di questi medici precari, di cui. Oggi l’assessore Marroni ha ribadito quell’impegno, finora disatteso, anche se senza previsioni sui tempi in cui sarà possibile onorarlo. Meglio che nulla».
Ancora a proposito di primo soccorso, c’è poi la questione dei medici precari: «Per quanto concerne la soppressione di alcuni presidi di guardia medica – spiega Mugnai – dobbiamo rilevare che ancora non sono attive le Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) che dovrebbero sostituirle. L’accordo con i medici di famiglia è appena del 1 febbraio scorso, e le prime Aft partiranno in via sperimentale tra un po’. Al momento, se si toglie la guardia medica lo si fa senza alcun paracadute. Nei casi di Massa e Livorno, laddove l’assessore Marroni ci dice che le Asl ne hanno valutata l’inutilità e dunque si è proceduto alla chiusura, ci arrivano segnalazioni che procedono in direzione assolutamente opposta. Dobbiamo evitare assolutamente di ridurre i servizi sanitari senza la preventiva implementazione dei servizi territoriali intermedi».