Fini è arrivato intorno alle 10.30. Con lui anche Pierferdinando Casini.
Prima, una sala gremita, aveva già intonato l’Inno di Mameli. Il palco con sullo sfondo uno striscione con la scritta Mille per l'Italia e sopra proiettate le luci bianche, verdi e rosse.
Una breve introduzione e poi il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha preso la parola accolto dall’applauso di una platea entusiasta. Mille posti a sedere, questo richiamava anche il nome dell’evento “Mille per l’Italia” ma in tarda mattinata le presenze erano già il doppio.
“Siamo orgogliosi di aver aderito alla nascita di una nuova era - ha dichiarato senza esitazione il leader di Fli - Il tempo dà ragione nel corso degli anni. Ci siamo assunti una responsabilità grande (ha detto alludendo, non troppo velatamente, alla caduta del Governo Berlusconi). Con Monti l’Italia ha ritrovato credibilità, sono state fatte riforme impopolari, ma che erano necessarie già negli anni passati. Gli Italiani devono tornare alle urne, è evidente che nascerà un Governo politico, ma anche che se gli elettori dovessero archiviare lo spiraglio che si è aperto con questa fase politica, verrà meno l’interesse nazionale. Gli Italiani sono pronti a tirare la cinghia a condizione di sapere a cosa è finalizzato questo momento di difficoltà” non ha usato mezzi termini Fini in merito alla vicenda dell'ex premier neppure sul fatto che a primavera il popolo verrà richiamato al voto.
In merito a questo Fini, proprio da Arezzo, ha annunciato: "Mi auguro che i partecipanti all’assemblea dei Mille continuino nel loro impegno politico, come partecipazione attiva alla vita della Polis. Chiediamo da domani di riniziare con maggior vigore e auspichiamo che attraverso il vostro lavoro, insieme al lavoro dei partiti si possa realizzare una grande lista per l’Italia, di una lista civica nazionale che richiami le forze sane del Paese. Montezemolo ha detto questo, è il megafono di un sentire diffuso". E non ha escluso neppure che l'attuale presidente del Consiglio possa mantenere l'incarico: ''Se l'auspicio di tanti di vedere realizzata una lista civica nazionale con Monti candidato si avvererà ci sarà un Monti-Bis, perché il governo Monti non può essere considerato una parentesi''
Ed in merito all'evento di oggi ha aggiunto: "E’ un’assemblea politica. Non ci dobbiamo vergognare, sarebbe soltanto negare l’impegno di tanti Italiani in questi decenni. Non è un’assemblea di partito, ci sono tanti uomini che nel loro piccolo fanno politica nello stesso momento in cui dedicano qualche momento della giornata alla cosa comune"
Non è mancata neppure una considerazione sull'attuale crisi economica: "Abbiamo realizzato un documento programmatico che deve partire dalla coscienza che l’Italia sta vivendo un momento difficile. Questa crisi economica e finanziaria fa sentire gli effetti in tutta Europa e rischia di rallentare il processo di integrazione degli Stati. Non si può auspicare la riduzione delle tasse se velatamente si strizza l’occhio all’evasione. In Italia si aggiunge il peso di troppe riforme promesse e non attuate, abbiamo un conto salato che ci viene presentato dalla mancata organizzazione del Paese in settori strategici in un momento di globalizzazione"
Ed ancora, sulle prossime elezioni: "Non ha più senso tra le forze politiche continuare a rinfacciarsi le responsabilità passate e future. Dio ci scampi da una campagna elettorale fatta di di risse e proclami di essere il Salvatore dell’Italia. Sarebbe un film già visto e brutto. Se vogliamo provarci dobbiamo essere consapevoli che non basta più l’ottimismo della volontà".
In sintonia con le parole di Fini, l'intervento di Pierferdinando Casini: "E' finita la stagione delle promesse mirabolanti" ha dichiarato il leader dell'Udc che ha poi ricordato parole del presidente della Camera: "dopo Monti niente sara' piu' come prima" ed ha chiosato: "io credo serva questa consapevolezza". Ed in merito alla Lista civica: "'Se qualcuno pensa che una lista per l'Italia possa essere pensata essenzialmente come un'operazione di plastica facciale di Futuro e Liberta' e dell'Udc, e' fuori strada''. 'Chi pensasse (mi riferisco ai nostri parlamentari e ai nostri amici e militanti) - aggiunge Casini - ad un'operazione furbizia rischierebbe di perdere l'occasione di capire che bisogna cambiare pagina e lavorare ad un contenitore rivolto a quegli italiani seri che non si riconoscono nel grillismo e che stanno fra il Pdl e il Pd. Se questo e' il progetto io aderisco alla lista per l'Italia''.