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Antiquaria, la Regione vuole una fiera di nome e di fatto

Il carattere della manifestazione passa dal codice del commercio alla disciplina del settore fieristico

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Sulla Fiera Antiquaria la Regione Toscana risponde agli appelli lanciati dagli operatori e propone di cambiare il carattere della manifestazione, e di conseguenza il quadro normativo, passando dal codice del commercio alla disciplina del settore fieristico. Un passo che significherà meno burocrazia e meno obblighi per gli espositori, inserendo la manifestazione in una piu' generale azione di promozione e valorizzazione della citta' di Arezzo. E' quanto rende noto la stessa Regione Toscana. ''Un modo concreto per far evolvere e rilanciare un evento di portata internazionale e aumentare cosi' la presenza di espositori e visitatori - spiega l'assessore regionale alla cultura, turismo e commercio Cristina Scaletti -. Modificando il carattere della manifestazione, si valorizzera' l'aspetto promozionale rispetto a quello commerciale, dando il giusto risalto alla tipicita' della produzione artigiana aretina. La Fiera ha una fondamentale importanza economico-culturale e, considerando la strategicita' del settore dell'antiquariato aretino, potrebbe essere inserita in un progetto regionale piu' ampio finalizzato a rilanciare l'immagine turistica di Arezzo con le conseguenti ricadute economiche positive sul territorio''. Oggi la fiera aretina si configura come svolgimento di attivita' commerciale su aree pubbliche ed e' di conseguenza disciplinata dalla legge regionale 28/2005, il codice regionale del commercio. Se il Comune e gli organizzatori decidessero invece di far ricadere Antiquaria sotto la disciplina del settore fieristico, regolata da una specifica legge regionale, questo potrebbe consentire un piu' ampio margine di autonomia per l'organizzazione e lo svolgimento della fiera e degli eventi collegati e comportare una riduzione del carico burocratico sugli operatori. Attraverso questa nuova classificazione, l'organizzazione della Fiera sara' rimessa alla responsabilita' di un preciso soggetto, previa presentazione della segnalazione certificata di inizio attivita' allo sportello unico attivita' produttive del Comune competente, contestualmente al disciplinare o regolamento della manifestazione fieristica. L'organizzatore dovra' dichiarare il possesso dei requisiti di onorabilita' e la certificazione del bilancio, nel caso in cui ambisca alla qualifica di ''nazionale'' per la manifestazione

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