Il ruolo di una Fiera come OroArezzo è decisamente rilevante nello sviluppo dell’economia di in un territorio, quello aretino, che ha nell’oreficeria il comparto che da solo determina quasi il 50% del PIL complessivo dell’economia provinciale, forte delle oltre 1.100 imprese orafe attive. Un ruolo che offre il suo contributo sotto diversi aspetti. Attraverso OroArezzo infatti, le imprese orafe, che si contraddistinguono principalmente per la piccola dimensione e la struttura familiare, hanno negli anni utilizzato le strategie di promozione ideate dal team fieristico (fiera, collettive all’estero, workshop, incontri con i buyers) per favorire la penetrazione nei mercati esteri dei propri prodotti e il proprio knowhow creativo e tecnologico. Grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo, Oroarezzo anche quest’anno rafforza l’incoming di operatori stranieri con l’invito di una delegazione di oltre 250 “big buyers” provenienti da 45 diversi Paesi, con particolare riguardo a mercati cui tipicamente si rivolge la produzione aretina come quello medio-orientale, Dubai e Arabia Saudita. Oltre a questo, il lavoro più importante di Oroarezzo è stato quello di cogliere ed assecondare le esigenze del mercato proponendo due saloni paralleli Bi-Jewel e Cash & Carry”, una risposta strategica tesa a favorire il business senza contare le due iniziative di Premiere. La Fiera, dunque, è già pronta per l’apertura del 13 aprile. Attorno ad OroArezzo, che resta la punta di diamante dei tanti appuntamenti fieristici di Arezzo Fiere e Congressi, gravitano eventi collaterali diversi; tra questi la Mostra dei Longobardi del Museo MAEC di Cortona, realizzata anche con la collaborazione di Arezzo Fiere e Congressi