Partecipa a Arezzo Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La Uiltucs sul futuro di Billa: "Chiesto incontro ad A&O e all'associazione commercianti per le modalità di riassorbimento dei lavoratori"

Dura critica all'intevento della Filcams che "potrebbe danneggiare una situazione già delicata"

Condividi su:

"La Filcams non può parlare a nome e per conto dei sindacati" così interviene Marco Conficconi, segretario generale della UILTuCS di Arezzo, che prosegue "La nota diffusa ieri dalla Filcams-CGiL in merito alla situazione Billa, non ha senso e potrebbe danneggiare i lavoratori che ancora non hanno un nuovo contratto". "Dopo l'annuncio dell'interessamento di A&O a subentrare al posto del supermercato della catena austriaca Billa la situazione è molto delicata - prosegue Conficconi - Da oltre un anno i lavoratori non sanno quale sarà il loro futuro e vivono nella completa incertezza. La società Billa ha da tempo fatto trapelare l'intenzione di chiudere il punto vendita di Arezzo. Un futuro che gli altri lavoratori Billa, della Toscana e di quasi tutta Italia, hanno già vissuto nel 2011. Infatti la catena austriaca ha deciso di uscire dal nostro Paese e di rimanere presente solo con il marchio Penny Market. Quello dei negozi Billa è un target che la società non ha saputo gestire al meglio e quindi ha ceduto quasi tutti i negozi a Conad. Purtroppo per il negozio di Arezzo non vi sono stati interessamenti degni di nota e quindi la società si è apprestata a comunicare la chiusura dell'attività e la conseguente perdita di lavoro per tutti e 13 lavoratori a tempo indeterminato a partire da metà aprile. Per ricercare le possibili soluzioni a questa crisi abbiamo lavorato, insieme alla Filcams, per ricercare soluzioni ed una possibile ricollocazione di questi lavoratori. Abbiamo, insieme, incontrato anche il sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, al quale dopo aver illustrato la drammaticità di questa ennesima crisi occupazionale, abbiamo chiesto un interessamento dell'amministrazione, ben sapendo che non avrebbe portato a molto. Fortunatamente in questi giorni la situazione ha subito una svolta e di quel fondo commerciale che non interessava più a nessuno si è interessata A&O. La UILTuCS non fa il tifo per alcuna società. Non ci sono aziende amiche e aziende nemiche come ritiene qualche collega, ma piuttosto vi sono aziende che applicano le leggi ed i contratti in pieno rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori ed altre aziende che non sanno neanche che certa etica esista". La nostra organizzazione non ha rapporti con la proprietà A&O, ma quello che ci importa è che 13 lavoratori e le loro famigli possano continuare a vivere nella certezza di un lavoro. A&O sta attuando, anche sul nostro territorio, una campagna di espansione che certamente può dare noi alla concorrenza, ma questo non può riguardare il sindacato, quindi, quando abbiamo saputo di un interessamento l'abbiamo colto semplicemente come una soluzione per i 13 dipendenti di Billa e per le loro famiglie che come unica certezza sino a ieri avevano quella della cassa integrazione e della mobilità". Prosegue poi Conficconi: "La nota stampa della Filcams, incomprensibilmente e senza ragioni oggettive, rischia di mettere in grave discussione la trattativa ed in estrema difficoltà i lavoratori interessati ad una ricollocazione. Come UILTuCS siamo fortemente preoccupati, nonostante A&O abbia diffuso una nota rassicurante, la trattative è ancora tutta da fare e queste affermazioni gratuite rischiano solo di farla saltare. Ricordo a tutti che non si tratta di fare un semplice accordo sindacale; i lavoratori ad oggi non hanno ancora sottoscritto un contratto di lavoro e non sanno neanche se le attuali condizioni di lavoro varieranno". "Per quanto ci riguarda, continuando a non comprendere quanto riportato dalla Filcams" conclude Conficconi "subito dopo l'attivazione delle procedure da parte della provincia, abbiamo inviato ad A&O ed all'associazione commercianti di Arezzo, che assiste la società, una lettera per un incontro utile a chiarire le modalità di riassorbimento dei lavoratori così da determinare il loro nuovo rapporto di lavoro. Chiediamo piuttosto che questo incontro avvenga immediatamente dopo le feste. I lavoratori, non solo quelli di Billa, hanno sempre più bisogno di assistenza qualificata che li porti ad una veloce ricollocazione e non ad una stupida demagogia che appare più basata sul mero tesseramento. Ci auguriamo che le cose non siano compromesse e che la serenità  e la tranquillità ritorni per i lavoratori Billa insieme ad un nuovo contratto di lavoro. Possibilità che a tanti è ad oggi negata dalla crisi.

Condividi su:

Seguici su Facebook