Tre giorni così e così, con il sabato completamente piovoso ma con domenica e lunedì caratterizzati da ampie schiarite. Dal punto di vista meteo il bilancio del ponte pasquale può considerarsi meno negativo del previsto. Per il resto è ancora presto ma il bilancio lo si può fare a occhio, giudicando dalle presenze in giro ma anche dalle risultanze degli alberghi non andati malissimo ma senza il tutto esaurito. I turisti sono arrivati dal Nord Europa, dal Giappone e dall’Italia, soprattutto da Veneto e Lombardia ma hanno trovato diverse sorprese negative. Il pedaggio, è il caso di chiamarlo così, per entrare a vedere gli affreschi di Piero in San Francesco non è piaciuto tanto che un utente su Facebook ha scritto: “a San Pietro non si paga niente e si vede di più”. Altra nota dolente la chiusura alle 13,30 di Casa Vasari, museo bellissimo ma poco valorizzato. Così come poco valorizzato è il percorso seguito dal Benigni per girare la “Vita è bella” film che calamita ancora molte attenzioni, le foto che i turisti fanno alle locandine sistemate un tempo nei luoghi cult del film in maniera generosa e lungimirante da un appassionato. Il problema dunque è sempre lo stesso, fare di più per attrarre turisti. Solo in questo modo si aiuta l’intera economia cittadina che batte in testa. Le code, per intendersi, quando ci sono, ci sono solo davanti a panineria e fast food. Per il resto le attese ora sono tutte per il periodo che va dal 25 aprile, giorno peraltro di Fiera Antiquaria bis e il primo maggio quando l’ondata di turisti è prevista massiccia. Le prenotazioni vanno a rilento ma ormai si sa che a vincere sono i last minute.