Francesco Romizi, da poco nuovo assessore del Comune di Arezzo alle Poltiche giovanili e allo Sport, ci parla del suo nuovo incarico politico.
Rispetto all' Assessorato allo sport, qual'è "la linea poltica"che vorresti portare avanti?
"Mi piacerebbe molto riuscire a fare delle sport un collante sociale capace di creare aggregazione, specie tra i giovani. Lo sport diverrebbe così un evento da portare nelle piazze e uno strumento alternativo per vivere la città ".
Quali sono i progetti che vorresti attuare grazie all' incarico di Assessore alle Poltiche giovanili?
"Vorrei incrementare, grazie al ruolo che rivesto, l'incontro tra le plurali realtà giovanili e non solo. Vorrei cercare di avvicinare i giovani alla partecipazione attiva e creare la possibilità concreta di una consultazione tra associazioni e Comune di Arezzo".
L' espserienza all'Arci, cosa ti ha lasciato?
"L'esperienza all'Arci è finita, dal punto di vista formale, martedì scorso con le mie dimissioni. Queste dimissioni non sono derivate da un conflitto d'interessi economico, ma sono dovute a una questione politica e, cioè, sono necessarie perchè l'Arci possa essere libera di muoversi polticamente.
Tuttavia, porto con me i contenuti dello "stile-Arci", vale a dire i valori della solidarietà , la concretezza nella risoluzone dei problemi, indipendentemente dalle risorse economiche disponibili. Infatti, la mia storia è quella di chi proviene dalla società civile organizzata, piuttosto che quella di chi ha un legame diretto con i partiti".

