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Firmato il Protocollo per la tutela dei lavoratori distaccati da Imprese UE

Cisl: "anche nella nostra provincia, Edilizia più trasparente"

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E’ proprio il caso di dirlo ! Il settore edile, che con oltre il 50% del calo degli addetti, anche nella nostra provincia sta vivendo una fase recessiva, avrà da domani un mattone in più sulla costruzione della legalità e della trasparenza per l’intero settore. E’ stato firmato infatti, nei giorni scorsi presso il Ministero del Lavoro, un’importante Protocollo di intesa su di un tema apparentemente lontano, ma attualissimo anche nel nostro territorio :  “ Distacco temporaneo in Italia di lavoratori dipendenti da imprese straniere comunitarie “.  Ma che cosa significa in termini pratici? Lo abbiamo chiesto al  Responsabile Territoriale del settore edile per la Filca Cisl di Arezzo Gilberto Pittarello che ci ha illustrato i termini dell’intesa raggiunta. “ E’ un documento di rilevante importanza per l’intero settore legato all’Ediliza - dichiara Pittarello -  in quanto l’Accordo sottoscritto rappresenta un’utile strumento di contrasto a fenomeni elusivi delle Leggi e della normativa contrattuale edile, permettendo al sistema della bilateralità di ottenere informazioni utili per affrontare situazioni difformi, i cui riscontri richiedevano tempi troppo lunghi anche per gli stessi Uffici Ispettivi del Ministero, sancendo diversi impegni della bilateralità tra le Direzioni Territoriali del Lavoro e gli Enti Paritetici. In sostanza – ribadisce Pittarello – il testo stabilisce, per le Imprese edili della Comunità Europea con lavoratori distaccati in Italia, qual’ora nel paese di origine non risultasse un sistema bilaterale analogo al nostro, di iscrivere presso le Casse Edili Italiane i lavoratori distaccati “. E’ una novità assoluta, che impedisce di fatto di eludere sia la legge in materia di regolarità contributiva, e quindi l’obbligo di presentare il DURC, che fenomeni di lavoro irregolare sempre più frequenti in una fase di difficoltà economica come quella che stiamo vivendo. “ Questo Accordo – conclude Pittarello – impedirà di fatto quello che già da tempo sta succedendo anche nella nostra provincia. Imprese straniere, per lo più rumene,  risultanti iscritte presso le nostre due Casse Edili, in particolare quella artigiana che, chiudevano l’attività  e riaprivano l’Impresa presso il proprio Paese, con lavoratori assunti in Romania e distaccati in Italia, senza più l’obbligo di iscrizione presso la Cassa Edile, con grandi difficoltà nel controllare efficacemente la regolarità contributiva dell’Impresa, ponendosi nel mercato con costi talmente bassi da sbaragliare tutta la concorrenza fatta di imprese locali serie, regolari, con costi contributivi molto più alti “. E’ un importante risultato di contrasto al possibile lavoro nero od irregolare, che dimostra come la regolarità dell’Impresa attraverso l’applicazione del DURC, da molti considerato un ostacolo per favorire l’occupazione, costituisca la garanzia contro la concorrenza sleale. Il Protocollo di Intesa è stato firmato dal Ministero del Lavoro, dall’Ance, da Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai, Aci, Aniem e dai sindacati di categoria Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil.

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