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Sagre, delegazione di Confesercenti ha incontrato la Finanza

Checcaglini: "Un fenomeno che si configura sempre più come concorrenza sleale"

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Questa mattina una delegazione di Confesercenti guidata dal presidente dei ristoratori Fabrizio Tavanti e dal direttore Mario Checcaglini, ha incontrato il Comandante della Guardia di Finanza per rappresentare il disagio degli operatori della ristorazione relativamente al proliferare delle sagre paesane sul territorio aretino e della sua provincia e per affrontare e cercare di trovare delle soluzioni. “Un fenomeno quello delle sagre – spiega Mario Checcaglini - che sempre più si configura come una concorrenza sleale nei confronti della categoria della ristorazione. Ben consapevoli che la normativa mette sagre e feste paesane al riparo da efficaci strumenti di controllo fiscale”.
“La Guardia di Finanza – aggiunge Checcaglini – si è dimostrata sensibile alle problematiche evidenziate dagli operatori e ha chiesto collaborazione attiva. È stato ricordato al comandante che le sagre o comunque le autorizzazioni alla somministrazione temporanea di alimenti, in provincia sono, sulla base di una ricognizione dell’Agenzia regionale dell’Entrate, ben 507. La nostra associazione ha stimato un volume di affari di 7-8 milioni di euro annui. Un fenomeno crescente  se solo si pensa che 5 anni fa erano 286”.
Pur tuttavia per Checcaglini “la verifica sull’effettivo ammontare degli incassi delle iniziative e la corrispondenza  di quanto dichiarato dagli organizzatori dovrebbe essere fatta. Alcuni comuni, ad esempio Arezzo, obbligano ad allegare alla richiesta il rendiconto delle sagre. La verifica della corrispondenza di tali dichiarazioni con la realtà farebbe un efficace strumento di trasparenza”.
“Confesercenti – conclude Checcaglini - farà da portavoce per proseguire l’impegno sulla delicata questione relativa al proliferare delle sagre sul territorio. Un fenomeno vissuto come vera concorrenza sleale soprattutto nei confronti degli operatori del settore della ristorazione”.

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