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Pretende di entrare in casa di un'anziano con la scusa dei fogli della pensione, al rifiuto prende a calci la porta

L'ottantenne si è rifiutato di aprire ricordando i consigli forniti dai carabinieri

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"Accettare i buoni consigli, evita tanti dolori" dicevano i nostri nonni. Ancora una volta  questo proverbio ci ha proprio "azzeccato". Ad essere stati dispensatrici di ottimi consigli sono stati, nell'occasione, i carabinieri che con il loro stage al Teatro Rosini di circa 3 anni fa, unito ad una capillare visita casa per casa degli anziani più soli per sollecitarli ad una maggiore attenzione nel fare entrare in casa degli sconosciuti, ha già dato (altre due volte in passato, ed una proprio ieri)  i suoi benefici. Come ci racconta una arzillo signore ottantenne, che risiede appena fuori dal Centro Storico di Lucignano: "erano circa le 16 di ieri, avevo appena fatto il mio solito pisolino del dopo pranzo, quando sento suonare alla porta. Ero solo in casa dato che, essendo vedovo, vivo con mio figlio scapolo che però era uscito per la solita partita a carte. Memore dei consigli avuti, penso bene di aprire la finestra, sto al primo piano, e guardo chi è. Un giovane signore, molto elegante, sorridente e con dei fogli in mano mi invita ad aprirgli la porta perché, afferma lui, deve controllare il libretto della mia pensione per verificare se avessi avuto il diritto ad  un aumento. La sua voce così gentile, il suo fare semplice e familiare stavano per convincermi a farlo entrare. Poi, ricordando gli avvertimenti avuti, gli rispondo di ripassare più tardi, quando sarebbe tornato mio figlio. Il giovane continuava ad insistere che era solo ed esclusivamente nel mio interesse e che avendo molti pensionati da "fare"  sicuramente non avrebbe più avuto il tempo per ritornare da me. Sono anziano, ma ancora grazie a Dio, ci sto con la testa e questa sua ultima affermazione mi ha fatto dubitare ancora di più della veridicità delle parole di quello sconosciuto".
"Signore mi apra, che non ho tempo da perdere!" "la sua voce si era fatta più dura ed i suoi lineamenti non erano più così tanto dolci. Ho iniziato ad avere paura ed  ho intimato all'uomo di andarsene. Lui per tutta risposta ha dato un calcio alla porta ed ha iniziato ad inveire contro di me. A quel punto ho chiuso le persiane gridandogli che se non fosse andato via subito avrei chiamato i carabinieri. Lo sconosciuto riacquistata la calma e con l'iniziale voce suadente mi ha salutato e con ironia ha concluso:" Lei gentile signore ha veramente perso una grossa occasione per un probabile aumento della sua pensione". Ma li ha chiamati, poi, i carabinieri di Lucignano? "No. In fondo mi sembrava un bravo giovane. Ho fatto male?" Si! Comunque è stato bravo nel negare l'accesso a quell'uomo che probabilmente poteva avevere cattive intenzioni.

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