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Rose sul petto contro la violenza sulle donne, in corteo da Guido Monaco a San Franceco - FOTO

Amministratori e cittadini sono scesi in strada per dire basta al femminicidio

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Rose colorate appese alle magliette di donne e uomini di tutte le età. Un corteo poliedrico che si stende per la città in difesa dei diritti delle donne. E' quanto è avvenuto stasera ad Arezzo in occasione della Camminata contro la violenza di genere. In testa al serpentone -partito da Piazza Guido Monaco- i sindaci e gli assessori locali, molti dei quali donne.  Obiettivo dell'iniziativa che ha animato il centro di Arezzo è stato mantenere viva l'attenzione sulla violenza di genere. A organizzare la manifestazione è stata la Provincia di Arezzo e l'Associazione Pronto Donna. Il corteo dopo aver attraversato Via Crispi e Corso Italia si è indirizzato verso Piazza San Francesco, dove sono stati letti dei brani tratti da libri che affrontano il tema della violenza di genere. Il sacrato della Chiesa di San Francesco, illuminato suggestivamente, è diventato il palcoscenico dal quale ad un'attenta folla sono arrivate parole, crude quanto reali. La violenza sulle donne è stata documentata con un elenco di episodi a cui, purtroppo, hanno fatto da scenario anche Arezzo e Provincia. Il fenomeno della violenza di genere è attualmente all'esame degli organi governativi che stanno eleborando una legge contro il femminicidio. Si tratta infatti di una legge divenuta ormai indispensabile, visto il fenomeno inarrestabile di violenza agita dagli uomini e che incide a tal punto da rappresentare la maggior causa di morte per le donne tra i 16 e i 45 anni.  Il fenomeno del femminicidio è purtroppo in netta crescita e anche il nostro territorio non ne è immune, proprio perché questa problematica travalica confini geografici e coinvolge in modo indiscriminato persone di ogni età, razza, cultura, religione. Per queesto è un dovere delle istituzioni prenderne atto e procedere insieme nel cammino della non violenza.

 

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