Firmato questa mattina in Provincia di Arezzo l’accordo Territoriale di Genere, una legge voluta dalla Regione Toscana per far crescere una cultura che valorizzi le differenze tra le ragazze e i ragazzi e le ragazze nella scuola, per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella famiglia e nelle imprese , per incentivare l’occupazione femminile e che abbia lo scopo di diffondere i saperi delle donne nel mondo del lavoro.
Le pari opportunità sono un diritto, esercitarlo un dovere non solo per lo sviluppo della nostra vita economica, ma per rendere la nostra società più civile ed educata. Una democrazia che non riconosce pienamente i diritti delle donne non è una vera democrazia. Una economia che non scommette sui talenti e le capacità di innovazione delle donne difficilmente riuscirà a guardare anche oltre la crisi economica che attualmente stiamo vivendo. È con convinzioni come questa che fu approvata la legge regionale nel 2009 e sulla cittadinanza di genere, che fa della Toscana un laboratorio nazionale per sperimentare strategie, per la parità tra uomo e donna, per la lotta per le discriminazioni , per la valorizzazione delle professionalità e anche per l’equa distribuzione delle responsabilità familiari. Una legge che non è solo di principi, perché da essa discendono impegni precisi e concreti strumenti che da oggi con la firma dell’Accordo Territoriale di Genere è a disposizione di tutte le donne in Toscana. Opportunità da conoscere e da poter sfruttare in vista anche degli ulteriori traguardi che in futuro potremmo raggiungere, per la parità dei sessi. Un progetto inoltre che verrà promosso anche attraverso attività culturali nei territori delle vallate aretine, e in strutture socio sanitarie ,ma anche a partire dalle scuole primarie.
“L’auspicio –ha dichiarato l’assessore Carla Borghesi- è che anche dopo la firma di oggi ,la Regione in piena sintonia con i soggetti del territorio coinvolti proseguano ad investire con la stessa assiduità, su tematiche cruciali che costituiscono il fulcro di uno sviluppo sociale paritario e democratico. Gli interventi finanziati dall’accordo ,costituiscono un’ aiuto fondamentale ai lavoratori e alle lavoratrici donne che attualmente sono maggiormente penalizzate nell’attuale contesto socioeconomico”.
