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“Busy-ness women - madrefiglia: la formazione imprenditoriale da donna e donna”

Il progetto ha preso il via alla Camera di Commercio

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Con la prima lezione che si è tenuta ieri alla Camera di Commercio di Arezzo ha presso avvio   il percorso formativo gratuito per imprenditrici ed aspiranti tali “Busy Ness Women – MadreFiglia”. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con  Regione Toscana, Unioncamere Toscana e  Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio, intende offrire  alle donne  di Arezzo e Siena un supporto concreto per mettersi in proprio o semplicemente per migliorare il bagaglio di conoscenze utili a gestire consapevolmente un’attività di business.
In aggiunta alle tradizionali lezioni in aula condotte da docenti qualificati per favorire l’acquisizione o l’accrescimento di conoscenze inerenti la gestione di impresa (business plan, bilancio aziendale, comunicazione e web-marketing, gestione del personale, contrattualistica, gestione dei fornitori ) "Busy-Ness Women – Madrefiglia”, grazie alla tecnica del mentoring, prevede importanti sessioni di scambio di esperienze fra   11 imprenditrici affermate (le c.d. Mentor) e le  24 esordienti (Mentee) che prenderanno parte alle attività didattiche.
Il percorso formativo ha una  durata complessiva di 52 ore per le Mentee e di 48 ore per le Mentor, e si svolgerà con cadenza settimanale presso la sede della Camera di Commercio di Arezzo fino al 21 Novembre. E’ inoltre  previsto un evento conclusivo per il prossimo mese di dicembre al quale le partecipanti di Arezzo parteciperanno assieme a  quelle provenienti dalle altre province toscane che hanno preso parte all’edizione 2013 di “Busy Ness Women – MadreFiglia”.
“Il progetto  “Busy Ness Women” – commenta Andrea Sereni,  Presidente della Camera di Commercio di Arezzo  -  costituisce una importante occasione di formazione per l'imprenditorialità femminile  che costituisce una quota rilevante del sistema imprenditoriale aretino: sono infatti 9243 le imprese femminili iscritte al Registro Imprese  e rappresentano il 24,2 % del totale ( escludendo le Unità Locali). Nonostante una leggera flessione rispetto allo scorso anno, .Arezzo  si colloca quindi   ai vertici della classifica delle province italiane a maggior sviluppo di attività imprenditoriali femminili a dimostrazione di come le  nostre imprese femminili sappiano affrontare  con straordinaria energia una complessa situazione economica, dove peraltro    permangono ancora molti ostacoli in grado di limitarne creatività e professionalità,  
“Questa iniziativa – prosegue Sereni -realizzata assieme alla Regione Toscana , Unioncamere e Comitato IFE  si inserisce nel panorama delle iniziative che l'Ente camerale mette in campo per la formazione continua  e per incoraggiare e sostenere la nascita e lo start up delle imprese. Ritengo infatti fondamentale, all'interno del programma di attività  del mio mandato, la promozione e realizzazione di tutte quelle azioni che costituiscono a c.d. “Economia della Conoscenza”: gli interventi a favore dell'imprenditorialità e delle  idee d'impresa, la formazione  del capitale umano e sopratutto  la cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie per rafforzare il rapporto strategico tra mondo della formazione e mondo della prodfuzione “
Secondo Anna Lapini, Presidente del Comitato IFE della CCIAA di Arezzo “Gli ultimi dati dell’Osservatorio per l’imprenditoria femminile ci dicono che la Toscana si conferma la più dinamica d’Italia per tasso di sviluppo delle attività guidate da donne, cresciuto da Giugno 2012 a Giugno 2013, del 1% grazie alle straniere. In questo contesto la provincia di Arezzo è tuttavia in controtendenza: le imprese femminili aretine continuano a subire pesantemente gli effetti della crisi arrivando ad arretrare dello 0,4%. E’ pertanto significativo e merita una riflessione il fatto che il percorso formativo “Busy Ness Women – MadreFiglia”abbia riscontrato una così ampia partecipazione, arrivando nel primo anno di attività a coprire tutti i posti disponibili, non solo tra le esordienti ma anche tra le imprenditrici più esperte. Questa positiva accoglienza ci dimostra che l’iniziativa di mentoring, fortemente voluta dal Comitato IFE e basata su una metodologia didattica che fa leva su doti tipiche femminili quali ascolto, flessibilità, problem solving, risponde al bisogno delle donne che vogliono intraprendere o che già sono in proprio, di valorizzare i loro talenti e di non essere lasciate sole nella loro impresa, rimuovendo così gli ostacoli che si trovano davanti nell’obiettivo di fare bene il proprio lavoro, sia esso una professione, un’attività commerciale o artigianale”.

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