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La vita è energia. E chi meglio di Estra può saperlo. Ma la vita va anche preservata e difesa a tutti i costi anche quando si è colpiti da una patologia che pare non laciare scampo. Ma l'arresto cardiaco improvviso può essere sconfitto e l'esperienza portatata avanti dalla Fondazione Cesalpino ad Arezzo lo dimostra ogni giorno. Per questo Estra e l'associazione, che già collaboravano nel campo della cultura e della musica, hanno esteso il loro rapporto. Hanno infatti deciso di assegnare defibrillatori alle società sportive aretine che fanno parte del progetto Estra Sport Club. L'iniziativa è stata presentata stamani dai presidenti di Estra, Roberto Banchetti e della Fondazione Cesalpino, Luigi Vignaroli e dal dottor Simone Nocentini del servizio 118 della Asl 8. Gli apparecchi andranno, dopo un periodo di formazione a Alga Etruscatletica, Baseball Arezzo e Polisportiva Albergo Oliveto. E fanno parte del gruppo sostenuto da Estra anche Scuola Basket Arezzo e Vasari Rubgy che già dispongono dello strumento.
"Abbiamo articolato il percorso di diffusione dei defibrillatori abbinandolo ad Estra Sport Club. E' importante il supporto alle attività sportive ed alla crescita dei nostri giovani. Valori quali aggregazione e stare insieme sono elementi di crescita del territorio al quale la nostra società è estramamente legata". Poi Vignaroli ha spiegato come il defibrillatore possa riportare in vita una persona già morta, come chi viene colpito da questa patologia. E l'importanza della diffusione di questo strumento nelle scuole, nelle piazza e nelle strade, e nelle società sportive. In luoghi insomma di aggregazione. "Perchè il defibrillatore lo può usare chiunque, dice lui che cosa fare. Un gesto che salva una vita". Ed il dottor Nocentini ha chiuso ribadendo come la rete del soccorso sia supportata da una fondamentale rete di solidarietà .