Ecologia e ambiente, Arezzo 30esima in Italia. Non è un gran risultato e dimostra che il territorio potrebbe fare davvero meglio. La graduatoria è stata pubblicata sull'edizione del lunedi del “Sole 24 ore”. Divise in base alla grandezza, vanno benissimo Belluno e Verbania tra le piccole città (sotto gli 80mila abitanti), Trento e Bolzano tra le medie (80mila-200mila abitanti) fascia a cui si riferisce Arezzo e tra quelle con oltre 200mila abitanti, Venezia, Bologna e Padova. Arezzo, seconda peggiore realtà Toscana dietro Grosseto, ha davanti Pisa, Livorno, Lucca, Prato, Pistoia. Gli indicatori sono riferiti a varie tematiche ambientali: aria, acqua, energia, rifiuti, verdi, trasporti, mobilità alternativa, iniziative green delle amministrazioni. I dati sono riferiti allo scorso anno. Arezzo non va bene per le emissioni pericolose e la presenza di polveri sottili (16esima e 12esima) e spreca il 32% d’acqua che viene immessa nella rete idrica. Il peggio però Arezzo lo da sulle strade avendo un altissimo indice di motorizzazione con 65 auto ogni cento abitanti e con un tasso di mortalità pari a 0,70 vittime ogni 10mila abitanti. Gli aretino sono poi molto indietro sulla raccolta differenziata, 35esima su 44 città della sua stessa ampiezza, con un basso tasso tuttavia di spreco. Tra le note sorridenti solo i limitati consumi di corrente (12esimo posto), ma con basso tasso di impianti fotovoltaici. Buono l'uso di pannelli solari, assente il teleriscaldamento. Tutti fattori dovuti forse anche alla presenza di un forte cambiamento sociale ma sui quali occorre riflettere.