Venerdì 25 e Sabato 26 ottobre il Comitato provinciale ARCI di Arezzo ha svolto il suo XIII° Congresso, per il rinnovo degli organismi dirigenti dopo la nomina ad Assessore del Comune di Arezzo dell'ex Presidente Francesco Romizi e la presidenza temporanea di Ivo Lisi.
L' Arci dei Circoli, dell'aggregazione sociale, dei diritti e della solidarietà , che "Eppure soffia ancora ...", in un momento di crisi dello spazio pubblico, dell'identità e della partecipazione, l'Arci, con le sue basi associative rappresenta ancora un luogo di impegno e condivisione, un presidio di democrazia diretta e partecipazione libera dei cittadini.
A dimostrarlo ci sono i 100 delegati che hanno partecipato ai lavori congressuali e le più di 100 basi associative, circoli, associazioni culturali, centri di aggregazione sociale, che quotidianamente promuovono aggregazione, cultura, socialità e solidarietà nel territorio della provincia di Arezzo.
Due giorni intensi di discussione e scambio, tra realtà diverse tra loro, ma con un unico obiettivo, quello di costruire l'ARCI dei prossimi anni, un'associazione che si tenga in più stretto contatto, di valori e concreta pratica quotidiana, con la propria base sociale, che rappresenti realmente le esigenze dei proprio soci, che collabori a fianco delle proprie basi associative e che si mantenga punto di riferimento culturale e aggregativo per il territorio. Sono stati tanti anche gli invitati e gli ospiti, pubblici e del privato sociale, che hanno supportato i lavori e portato il proprio saluto e contributo: Arci Toscana e Arci Nazionale, la Provincia e il Comune di Arezzo, ANPI, Acli, Uisp, Misericordia e Banca Etica, per citarne alcuni.
Sviluppo associativo, priorità alle basi associative, identità di valori, cultura, integrazione, diritti individuali e legalità . Queste le parole chiave uscite dal Congresso, temi di discussione e approfondimento, dai quali nasce il documento approvato dall'assemblea. Un documento che sviluppa i temi fondamentali, attraverso il lavoro di scambio e condivisione con i rappresentanti dei circoli. Una sintesi dei bisogni e della situazione attuale, una traccia per il futuro dell'associazione dei prossimi quattro anni e un primo passo verso la costituzione dei prossimi organismi dirigenti.
Il Congresso si impegna a portare avanti alcune battaglie, temi forti, come l'integrazione dei cittadini stranieri, la promozione dei diritti civili, la legalità , la lotta contro il gioco d'azzardo, il diritto alla cultura e all'aggregazione, la solidarietà e la promozione di buone prassi, il tutto attraverso percorsi e strategie che coinvolgano prima di tutto i soci, i circoli, i centri di aggregazione sociale e le associazioni.
Non il fare "nei" circoli, ma "con" i circoli, condividendo percorsi e obiettivi, ciascuno con le proprie diversità e competenze, ma con un'unica e forte appartenenza e identità . Quel valore in più, che non si deve perdere soprattutto ora, in questo momento così difficile per il tessuto sociale e per l'associazionismo. La crisi della politica, il ripiegamento verso l'individualismo o il ricorso ad un populismo dilagante, non possono e non devono colpire un'associazione come la nostra, fatta di persone, di luoghi che rappresentano il volontariato, l'impegno e la voglia di partecipazione. L'ARCI, i suoi circoli, i suoi soci, come antidoto alla crisi, di valori e identità , oltre che economica e politica.
Riprendere il nostro ruolo, i nostri spazi, continuando a fare ciò che sappiamo fare, in base alla nostra identità di valori, queste le priorità dei prossimi mesi e dei prossimi anni.
Il rinnovamento del gruppo dirigente ne è simbolo, un Consiglio Direttivo formato per il 75% dai rappresentanti delle basi associative, di cui il 35% di donne e il 40% di giovani under 40.
Il Congresso ha inoltre approvato un ordine del giorno importante per il nostro territorio, l'appoggio al movimento per la salvaguardia del Cinema di qualità . Crediamo infatti che sia essenziale un impegno congiunto di varie realtà aretine, dagli enti pubblici alle associazioni.

