“Sono andati persi 1 milione e 700mila euro che avrebbero aiutato sfrattati di tutta la vallata. Li ha persi il Casentino, li hanno persi tutti gli abitanti” sono parole amare quelle con cui il sindaco di Poppi, Graziano Agostini, commenta la sentenza del Tar, la seconda, che ha respinto il ricorso del Comune di Bibbiena contro quello di Poppi e la Giunta regionale, in un'intricata vicenda legata alla realizzazione di una quindicina di appartamenti per far fronte all’emergenza abitativa in Casentino. L'edificio doveva sorgere in piazza Avis a Bibbiena Stazione, grazie ad un finanziamento regionale. “Tutto ha avuto inizio quando il Comune Poppi è stato scelto come capofila del progetto regionale legato all’edilizia – spiega ancora Agostini - Raccogliemmo le proposte dei vari Comuni ed in accordo individuammo come priorità la realizzazione di una nuova costruzione per persone e famiglie con sfratto. Come capofila del progetto trasmettemmo la pratica alla Regione, ed insieme ad Arezzo Casa segnalammo che la pratica trasmessa, invece, dal Comune di Bibbiena aveva un’anomalia, infatti la parte urbanistica risaliva a 15 anni fa. Nonostante i nostri richiami quest’ultima amministrazione ha inviato la documentazione senza modificarla ed è stata bocciata dalla Regione. Lo stesso Comune ha poi avviato un ricorso al Tar contro la decisione del Consiglio regionale, chiedendo fosse rivista la situazione e che i soldi per realizzare le case popolari venissero decurtati ai Comuni di Poppi e Castiglion Fiorentino. La prima sentenza del Tar ha dato torto al Comune di Bibbiena, ed adesso è arrivata anche la seconda decisione, in linea con la precedente, che condanna la stessa amministrazione a pagare pure le spese legali. Ma soprattutto la realizzazione dell’edificio è saltata ed anche il sostegno a tante persone in difficoltà”.