Il Consiglio dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino nella seduta di giovedì 27 Giugno ha approvato il bilancio di previsione 2013 che dopo la fase di transizione dovuta alla trasformazione da Comunità Montana rappresenta il primo vero bilancio generato e analizzato dall’Unione.
Si ricorda che L’Unione è chiamata a gestire le funzioni fondamentali dei comuni entro il 31 dicembre 2013 ed ha cominciato il processo di assunzione delle medesime attraverso la gestione della polizia Municipale e di funzioni aggiuntive dei servizi sociali come gestione Asilo nido, Case di riposo e interventi di integrazione al reddito con il conseguente trasferimento, dallo scorso marzo, dei dipendenti ( circa 30 persone) dai Comuni all’Unione.
I Sindaci che amministrano l’Unione si sono sforzati a elaborare dei budget di spesa che non prevedessero aumenti rispetto ai costi sostenuti nel 2012, raggiungendo gli obiettivi che si erano prefissati.
In particolare per i rifiuti l’Unione, in accordo con i comuni, ha dato indicazioni al gestore, la Casentino Servizi, di mantenere il livello dei costi entro quelli sostenuti nel 2012 anche per cercare di contenere l’aumento nei confronti dei cittadini alla luce degli aumenti che deriveranno dall’applicazione della Tares.
Per i servizi sociali l’intento è stato quello di mantenere i livelli di efficienza e qualità nei servizi, a fronte dei tagli sulle entrate che hanno subito i comuni cercando di intervenire dove è possibile sui costi e prevedendo un aumento a loro carico di 1 € ad abitante.
Il Consiglio dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino nella stessa seduta ha portato all’ordine del giorno un importante documento relativo alla spesa dei servizi sociali, dove i Comuni dell’Unione hanno approvato, all’unanimità, di distribuire la spesa sulla base del criterio solidaristico.
Nel documento si legge che “ Le attività che vengono svolte nei Centri Diurni per Disabili del Casentino a Rassina e Pratovecchio per qualità e continuità sono riconosciute da sempre come uno dei migliori servizi socio-educativi e riabilitativi della Provincia di Arezzo.
Oggi, visti i tagli operati in questi anni al sistema delle autonomie locali e in particolare al comparto socio-sanitario, rischiano un serio ridimensionamento con ripercussioni significative nella normale attività della vita degli ospiti dei Centri e delle loro famiglie.
Diventa pertanto importante far conoscere le attività che vengono svolte, il numero degli utenti interessati, i costi, di un servizio sicuramente fra i più delicati e costosi del sistema socio-sanitario del Casentino.
Bisogna riaffermare la centralità dei Centri Diurni per Disabili fra i servizi socio-sanitari e ribadire fra le priorità nella spesa dei Comuni del Casentino e della Regione Toscana il settore sociale e sanitario”.
